Nel giorno dei funerali di Stato per le vittime del crollo di Ponte Morandi, la peggiore delle notizie arriva dal sito della tragedia: i Vigili del fuoco in nottata hanno individuato ed estratto dalle macerie un’auto appartenente, stando ai primi accertamenti, a una famiglia di Oleggio, cittadina in provincia di Novara.
Si tratterebbe di Cristian Cecala, della moglie Dawna Munroe e della piccola Krystal, 9 anni: il 14 agosto stavano viaggiando sulla loro Hyundai diretti verso il porto per prendere il traghetto e raggiungere l’isola d’Elba per le vacanze.
Sul traghetto non sono mai saliti, e i parenti, non avendone più notizie, avevano subito dato l’allarme.
I familiari commentano amaramente: “Ormai avevamo perso ogni speranza, la notizia del ritrovamento dei corpi dei nostri cari non ci ha sorpresi.
Del resto, era rimasto acceso un cellulare e la cella che agganciava indicava senza dubbio che erano rimasti schiacciati dal crollo”.
Dal momento in cui si era saputo che la famiglia di Cristian non era mai arrivata all’Isola d’Elba, a casa della zia, dove erano diretti per un periodo di vacanza, il fratello Antonio, la madre Amelia e una delle sorelle della donna, si erano precipitati a Genova.
Ieri poi erano tutti ritornati a Oleggio: “Era inutile restare là, non potevamo fare niente, mentre qui a Oleggio stavano cominciando ad arrivare altri parenti”, hanno spiegato.
Ma questa mattina Antonio è ripartito alla volta di Genova per il riconoscimento dei corpi.
Cristian Cecala, 42 anni, viveva a Oleggio con la sua famiglia. Lavorava negli uffici della Dhl e martedì stava partendo per le vacanze con la moglie e la figlia. Cristian e Dawna si erano conosciuti in Giamaica, si erano innamorati e qui avevano fatto nascere la loro bambina.
Poi erano tornati a Oleggio, nel Novarese. Avrebbero dovuto imbarcarsi per l’isola d’Elba alle 17 di martedì ma non sono mai arrivati. “Erano partiti da casa per le 9, hanno salutato la nonna e si sono messi in viaggio – dicono i familiari – Abbiamo controllato tutti i traghetti e non si sono mai imbarcati. Sappiamo che sono sotto il ponte”. L’instancabile lavoro dei soccorritori ha permesso di trovare i corpi.
Erano tre delle cinque persone ancora disperse nella tragedia di Genova. La macchina trovata sotto le macerie, una Hyundai, corrisponde a quella dispersa su cui viaggiava la famiglia piemontese: la vettura dopo la caduta è stata schiacciata da un blocco enorme di cemento del pilone.
“Siamo sgomenti per tanto dolore. Tutti gli oleggesi sono rimasti profondamente colpiti da quanto accaduto e sono certo che sapranno fare sentire la propria vicinanza alla famiglia”. Così il sindaco di Oleggio, Massimo Marcassa: “Ho sentito i familiari, c’era in loro ancora un lumicino di speranza ma certo erano preparati al peggio. Sto aspettando di sapere se parteciperanno alle esequie a Genova ma loro mi hanno chiesto di fare celebrare i funerali nella nostra chiesa a Oleggio. Per quel giorno – dice ancora il sindaco della cittadina del Novarese – proclamerò il lutto cittadino e sono sicuro che tutti gli oleggesi parteciperanno e faranno sentire il loro affetto”. La famiglia Cecala era partita martedì mattina da Oleggio diretta all’isola d’Elba per le vacanze.
Oggi è il giorno dei funerali di sei altre vittime piemontesi, segnati dal rifiuto, da parte dei parenti, delle esequie di Stato: a Pinerolo, dove risiedevano Andrea Vittone, 49 anni, sua moglie Claudia Possetti, 48 anni, e i figli della donna Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, la funzione si terrà alle 15 in Duomo e sarà officiata dal vescovo di Pinerolo, monsignor Derio Olivero. Alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di Arquata Scrivia (Alessandria) si terranno i funerali di Alessandro Robotti, 50 anni, e della moglie Giovanna Bottaro, 43 anni, con i familiari che anche in questo caso hanno deciso di non partecipare ai funerali di Stato.
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