Direzione Berlino, ma tra Renzi e Alfano volano gli stracci.
Pd-M5S, intesa alla tedesca. Solo Alfano contro Renzi
I partiti minori estromessi, oggi i democratici all’incontro decisivo con Fi.
L’avvio degli incontri tra il Pd e le altre forze politiche segna una ulteriore accelerazione sulla legge elettorale. Ieri i democratici hanno visto alla Camera M5S e Mdp, mentre Renzi ha incontrato di persona al Nazareno la delegazione di Sinistra italiana guidata da Nicola Fratoianni e poi quella di Ncd-Ap con Angelino Alfano. Oggi tocca a Forza Italia, Lega e Fdi.
Notevoli i passi avanti sul sistema tedesco, con il M5S che ha ribadito il Sì dopo la votazione sul blog, il via libera di Sinistra italiana, anche sullo sbarramento al 5%, e la non belligeranza dei bersaniani, che tuttavia hanno chiesto un nuovo incontro con gli ex compagni di partito dopo la direzione Pd, fissata oggi alle 18. «Aspettiamo una proposta formale sul tedesco»
«In questo momento così delicato non si vota per la legge elettorale, ma si vota lo scioglimento delle Camere e io non capisco l’impazienza del Pd di portare l’Italia al voto tre o quattro mesi prima in piena legge di stabilità. Rivolgo un appello al Pd prima della loro Direzione: pensino all’Italia e al danno che questa impazienza di rientrare a Palazzo può fare all’economia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano, a margine di una conferenza alla Farnesina.
«Chiunque voterà la legge elettorale – ha spiegato Alfano – sa che voterà lo scioglimento delle Camere. Noi siamo anche pronti a prendere in considerazione questa legge, ma non come mercanzia per portare il Paese alle urne in piena legge di stabilità. Non è che c’è tutta questa fretta da parte del Pd di ritornare a Palazzo Chigi. Sono già a Palazzo Chigi. Quindi è solo un problema di persone?».
Il ministro invita quindi il Pd a «pensare all’Italia, al danno che questa impazienza può fare alla nostra economia e a quanti miliardi di euro corrisponde il conto salato che si rischia di far pagare all’Italia. Noi – ha concluso – siamo disponibili a dare una mano d’aiuto sulla legge elettorale se non diventerà oggetto di questa mercanzia così costosa per gli italiani».
«Non abbiamo posto la questione della soglia, ma una questione di principio sulla legge elettorale, perché ci uniremo ad altri e supereremo la soglia del 5%», ha detto Alfano, sottolineando che «ci sono tante forze politiche e persone della società civile che ci hanno dato disponibilità ad aggregare una coalizione liberale popolare che supererà la soglia, se sarà quella».
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