FdI è fortemente contraria al piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta comunale di Caserta.
Questo piano è sbagliato – non usa mezzi termini – Claudio Ursomando, componente della segreteria cittadina di FdI di Caserta, perché, da quanto si è appreso, non rispetta il principio della territorialità sul quale il piano dovrebbe fondarsi.
Infatti ci si chiede quale principio sia stato adottato nell’accorpare le scuole di Ercole all’I.C. Collecini di San Leucio allorquando queste sono più vicine all’ I.C. P.Giannone, oppure le scuole della Lorenzini che sono state accorpate all’I.C. Leonardo da Vinci sebbene queste siano territorialmente più vicine all’I.C. Dante Alighieri, senza parlare degli istituti delle frazioni più esterne della città come Casola, San Clemente, Casolla.
Ma ciò che più preoccupa è l’assenza di condivisione che l’amministrazione comunale di Caserta ha avuto nel prendere una decisione così importante per le famiglie, per i docenti e i funzionari degli istituti interessati.
Infatti il comune di Caserta ha completamente ignorato – immotivatamente – le proposte alternative che sono state avanzate da ben tre dirigenti scolastici nonché le puntuali considerazioni delle parti sociali intervenute che, all’unanimità, hanno espresso perplessità sulla scelta dell’amministrazione. FdI è pronta a dare battaglia in tutte le sedi opportune a questo provvedimento perché dannoso per la città, incomprensibile perché avviato ad appena 4 anni dal precedente piano di dimensionamento, e, per come strutturato, fortemente lesivo della qualità della scuola pubblica casertana e quindi del diritto fondamentale dell’istruzione per i nostri figli.
Siamo pronti ad avviare tavoli di lavoro con tutti i comitati scolastici, con tutte le parti sociali e con i dirigenti interessati per portare alla luce tutte le criticità di tale piano di dimensionamento innanzi gli organi competenti all’attuazione dello stesso.
In ogni caso, grazie al nostro consigliere comunale Stefano Mariano, nei prossimi giorni, sarà presentata una mozione per portare in assise consiliare questo argomento, molto sentito non solo dalle famiglie casertane, ma anche dai docenti e funzionari tutti.
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