Giuseppi e la conferenza stampa più confusa di tutta la crisi.

CASERTA – Ebbene si, il  Premier Giuseppi Conte ha tenuto un altro discorso, stavolta più confuso dei precedenti. “Ai lettoriche mi stanno scrivendo per capirci qualcosa di più devo confessare che non ne so nulla – lamenta il leader di kestè – . Conte decide evidentemente da solo della vita e della libertà di ciascuno…

CASERTA – Ebbene si, il  Premier Giuseppi Conte ha tenuto un altro discorso, stavolta più confuso dei precedenti.

“Ai lettoriche mi stanno scrivendo per capirci qualcosa di più devo confessare che non ne so nulla – lamenta il leader di kestè – . Conte decide evidentemente da solo della vita e della libertà di ciascuno di noi. Personalmente posso dire che non condivido minimamente la scelta di riaprire le attività produttive per settori e lasciare fermi per molte settimane interi comparti economici, esponendoli a una chiusura quasi certa. Chi può garantire le norme anti-contagio e la sicurezza dei lavoratori deve poter riaprire. E lo stato deve sanificare a spese sue. Invece no. Si decide che qualcuno non deve avere speranza e morire di fame”.

Domando io a voi – perchè un ristorante, o un bar, che riesce a garantire le distanze e i dispositivi di sicurezza non può aprire con gli altri? Perché un centro fisioterapico o estetico che ha le cabine per l’auto trattamento non può aprire con gli altri? Perché un parrucchiere che può garantire il rapporto di uno a uno non può aprire con gli altri? Perché una palestra che garantisce l’allenamento singolo non può aprire con gli altri? E potrei fare molti altri esempi…”

“Perché, insomma, dobbiamo massacrare interi settori che rischiano di non riaprire mai più? Per avere la possibilità di fare un’altra conferenza stampa alle otto di sera?” conclude Guerriero.

Intanto, cerchiamo di ripercorrere la conferenza tenutasi ieri sera,  passo passo, seguendo lo stesso indice dei suoi appunti.

 

Sembrano pensieri sparsi, lo sappiamo, ma è esattamente ciò che Giuseppi ha appena proferito in conferenza stampa. Abbiamo eliminato solo i passaggi totalmente inutili….ci scusiamo con le fans.

Secondo i tecnici “scienziati” interpellati dal Governo “almeno 1 contagiato su 4 è a causa delle relazioni famigliari”.  Quindi l’unico modo per ripartire è non ammalarsi e mantenere la distanza sociale. Se non manteniamo la distanza la curva aumenterà e finirà fuori controllo.

Se ami l’Italie mantieni le distanze…

Dovremo vigilare e monitorare che questa curva non risalga, essendo pronti ad intervenire in modo tempestivo Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere sotto controllo questa curva, laddove dovesse sfiorare momenti critici.

Anche nei prossimi mesi ci aspetta una sfida molto complessa e mi rendo conto che molti di voi, dopo settimane di sacrifici, vorrebbero un allentamento delle maglie stringenti.

In famiglia, con l’europa, con i politici, con le regioni, con la stampa. Non manca l’elenco delle persone con le quali potete prendervela.

Dovete scacciare il risentimento, dobbiamo gettare le basi per la ripresa del paese, dobbiamo rimboccarci le maniche, serve una stagione intensa di riforme.

Dobbiamo cambiare tutte le cose che nel nostro paese non vanno e non vanno da tempo. Io e i ministri non ci tireremo indietro, in Europa ma anche in Italia

Il piano parte dal 4 maggio ed è ben strutturato, e deve essere anche da voi ben maturato affinché funzioni nel migliore dei modi.

Dovremo convivere con il virus e con i dispositivi di protezione individuale, i prezzi saranno calmierati per consentire un piccolo margine di guadagno e niente di più. L’IVA sarà annullata su tutti i dispositivi DPI, 0,50€ per le mascherine chirurgiche.

Tra gennaio e marzo l’Inps ha ricevuto 200.000 domande di reddito di cittadinanza e 78.000 domande di domande babysitter.

3,8 milioni di bonus da 600€ già erogati, alcuni attendono ancora e mi scuso di questi ritardi. E’ una situazione senza precedenti, questa mole di domande veniva trattata in cinque anni, abbiamo fatto tutto in 5 settimane.

E’ necessario il contributo delle regioni, non arrivano ancora i flussi e attendiamo di completare il patrimonio formativo per consentire all’Inps di erogare quanto dovuto.

Questo paese non riparte se non puntiamo sulle imprese. Sono allo studio, e saranno momenti molto intensi, gli aiuti concreti a fasce più fragili.

Chi ha già avuto il bonus di 600€, potrebbe averlo rinnovato senza ulteriore richieste. Basterà un click probabilmente. Daremo più aiuti alle imprese, un sostegno poderoso per avere più occupati. Finanziamenti a fondo perduto per chi ha meno di 10 dipendenti, tagli alle bollette e contributi vari.

Il turismo non potrà recupera i danni subiti e non li lasceremo da soli. L’indotto produce il 15% del PIL e ha bisogno di una robusta iniezione di sostegni da parte del governo.

Stiamo preparando un decreto parallelo “Sblocca paese”. Ci stanno guardando da tutto il mondo e mostrano sostegno e ammirazione per molti dei provvedimenti che abbiamo preso.

Già le nazioni ci chiedono copia di questo provvedimento e saremo ammirati da tutto il mondo. (Se lo dice lui)

Vediamo il nuovo provvedimento, le misure entrano in vigore dal 4 maggio e per le 2 settimane successive

Conferma generalizzata per le misure di distanziamento e spostamenti. Ci si potrà spostare solo all’interno della regione per comprovate esigenze lavorative, di necessità e di salute. Soltanto aggiungiamo la possibilità di spostamenti a mirati per far visita a congiunti. Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate, ora potrete fare visite mirate.

E’ vietato spostarsi tra regioni, anche a bordo di mezzi pubblici.

Consentiamo il rientro presso il proprio domicilio

Introduciamo una regola più stringente per chi presenta sintomatologia con febbre maggiore a 37,5. Devono rimanere presso il proprio domicilio e avvertire il metodo curante.

Luoghi pubblici e privati, non consentiamo party privati a nessuno. Il sindaco può anche disporre la chiusura di specifiche aree in rispetto di questi vincoli, Consentiamo l’accesso a parchi e giardini pubblici con ingressi contingentati, anche qui i sindaci potranno chiudere queste aree.

Ancora, attività sportiva e motoria. Fin qui era possibile possibile praticare lo sport, ora ci si potrà allontanare ma solo con distanza di almeno 2mt, se semplice attività motoria basterà 1 mt (???)

Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti ma solo se riconosciuti di interesse nazionale dal CONI. Sempre con le regole di distanza e senza assembramenti, rimanendo al chiuso.

Per le discipline collettive:

Le cerimonie funebri si potranno svolgere all’aperto, max 15 congiunti rispettando le distanze sociali di 1mt.

Dal 4 maggio sarà consentita attività di ristorazione con asporto, nessuno pensi che davanti ad un bar possa esserci un assembramento. Si entra uno alla volta. Il cibo si consumerà a casa o a lavoro ma non davanti al posto di ristoro.

Attività produttive: noi riapriamo dal 4 maggio tutto il comparto manifatturiero, tutto il settore delle costruzioni e tutto il commercio all’ingrosso funzionale alle costruzioni. Lo facciamo con un piano articolato che potrete leggere nel decreto. Il presupposto è che tutti rispettino il protocollo di sicurezza, ora ancora più rigoroso e sofisticato.

Noi vogliamo tenere la situazione sotto controllo, con un meccanismo molto elaborato di comune accordo con le regioni. Dovranno costantemente fornirci sull’andamento della curva epidemiologica del loro territorio, con questi dati.

A 3 gg dall’adozione di questo decreto, il ministero indicherà le soglie sentinella per definire dove e quando intervenire territorialmente per “chiudere il rubinetto” in specifiche zone d’Italia

Ci assumiamo il rischio dell’apertura ma con tutte le precauzioni del caso.

18 maggio riparte il commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche. Anche gli allenamenti a squadre in campo sportivo

1° Giugno è la data per cui vorremmo riaprire le attività dei bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri, centri estetici e attività di massaggio.

Ci prendiamo qualche giorno ancora per attuare tutta una serie di cautele affinché tutte le attività possano adottare le misure di tutela.

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