Kestè: ECCO IL PIANO SALVA ITALIA

CHIEDIAMO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO: 1) Titoli di stato di solidarietà e protezione; 2) l’emissione straordinaria di Biglietti di Stato (detti anche statonote) in forma metallica, cartacea ed elettronica; 3) la libera trasferibilità dei crediti fiscali e di ogni altra agevolazione fiscale; 4) il rafforzamento delle banche pubbliche; 5) l’apertura ad ogni residente di…

CHIEDIAMO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO:

1) Titoli di stato di solidarietà e protezione;

2) l’emissione straordinaria di Biglietti di Stato (detti anche statonote) in forma metallica, cartacea ed elettronica;

3) la libera trasferibilità dei crediti fiscali e di ogni altra agevolazione fiscale;

4) il rafforzamento delle banche pubbliche;

5) l’apertura ad ogni residente di un Conto di Risparmio presso il MEF con somme trasferibili.

Chiediamo che le risorse rese disponibili siano utilizzate per finanziare:

– l’emergenza, per almeno 100 miliardi, oggi necessari a adeguare le strutture sanitarie, a erogare un reddito di solidarietà alle famiglie e a sostenere le imprese in difficoltà;

– un piano strategico di investimenti strutturali, per almeno 250 miliardi, per trasformare il reddito di solidarietà in un buon lavoro per chiunque ne abbia bisogno; per acquisire al bene comune le aziende strategiche di erogazione dei servizi; per sostenere la rete produttiva delle piccole imprese; per riorientare la produzione verso il mercato interno e il benessere di tutta la popolazione.

CHIEDIAMO AL SERVIZIO DI INFORMAZIONE  PUBBLICO:

di aprire un ampio dibattito pubblico su questi temi, perché di tutti è la responsabilità di condividere la scelta.

L’Italia non ha bisogno di prestiti esteri!

Il Paese siede su una montagna di risparmio nazionale superiore a 4.000 miliardi di euro (dati Banca d’Italia) che molti Paesi ci invidiano! Oltre 1.500 sono in forma di depositi liquidi. Oggi, sono sfruttati da un sistema finanziario privato, internazionale, cinico. E’ interessato a fare soldi con i soldi nel mondo della speculazione. E’ sordo al bisogno impellente di liquidità delle famiglie, delle imprese, degli enti pubblici che erogano servizi.

Quella ricchezza è di tutti, e oggi più che mai è esposta a un oggettivo rischio di requisizione, a causa della improvvida legge sul bail in.

Il risparmio dei cittadini va invece protetto e garantito dallo Stato, come richiede la Costituzione all’articolo 47.

Tutto questo si può fare incentivando il suo spostamento verso appositi titoli di Stato ed altre specifiche forme di raccolta, tutte adeguatamente garantite, nonché verso banche pubbliche che per l’occorrenza siano state ristrutturate. Solo così, mentre viene protetto, torna finalmente al servizio dei bisogni della comunità.

Nostra è la scelta. Se evolvere verso il buon senso, ma anche verso la solidarietà, la collaborazione, l’amore per una comunità di cui tutti ci dobbiamo prendere cura.

Oppure, se rimanere in balia dei soliti sacerdoti della speculazione mondiale che, al di là delle forme e dei tecnicismi sempre nuovi, continuano a proporre, in uno stato di emergenza perenne, sempre e solo l’unico odioso strumento che conoscono: debito, altro debito, sul quale rischiamo di sacrificare ogni residua energia e libertà nostra e dei nostri figli.

Riprendiamoci la responsabilità di gestire il tempio della Politica, lasciato per troppo tempo nelle mani dei mercanti di denari…Kestè !!!

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