I tre commissari dell’OSL bocciano il ‘piano di alienazione’ del Comune

Il presidente Marcello Cosconati, unitamente agli altri due componenti, Massimo Cassano e Fabrizio Orabo, sono i tre membri dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (Osl) che deve gestire il debito milionario del dissesto finanziario del Comune di Caserta. I tre, sono fortemente preoccupati per ciò che riguarda  la gestione della massa passiva, essendo contrari sopratutto alla questione delle alienazioni predisposte dalla…

Il presidente Marcello Cosconati, unitamente agli altri due componenti, Massimo Cassano e Fabrizio Orabo, sono i tre membri dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (Osl) che deve gestire il debito milionario del dissesto finanziario del Comune di Caserta.

I tre, sono fortemente preoccupati per ciò che riguarda  la gestione della massa passiva, essendo contrari sopratutto alla questione delle alienazioni predisposte dalla giunta.

Infatti, i tre commissari, non hanno esitato e hanno inviato una nota al sindaco Marino, nella quale sottolineano la presenza di ben 1095 istanze da parte dei creditori, per un importo complessivo di poco più di 157 milioni di euro; a fronte dei quali, al 31 ottobre 2019,  sono stati messi a disposizione, appena 64 milioni, cioè poco più del 40% dell’intero petitum.

Inoltre, scrivono i tre commissari, su ciò che non concordano è che all’interno della delibera con cui la giunta ha destinato le risorse all’Osl “sono stati individuati da un parte alcuni cespiti destinati all’alienazione che, per il loro scarso valore intrinseco, avrebbero poche possibilità di essere alienati (ad esempio fondi agricoli di ridotte estensioni in zone impervie) e, dall’altra, viceversa, altri cespiti che, per l’altissimo valore economico, potrebbero non incontrare la disponibilità del mercato all’acquisto”. Infatti, continuano nella lettera , vi è la necessità di una “radicale revisione della proposta, nel senso di ampliare la massa dei cespiti alienabili e che, viceversa, ove venisse confermata, creerebbe un insanabile e grave pregiudizio alla procedura di risanamento dell’Ente”.

Ad una settimana dì distanza, secondo il Sindaco e dopo aver preso visione della lettera, sottolinea che :   il piano di alienazione spetta alla giunta ed è essa che dà le indicazioni, senza che l’Osl possa intervenire.

Infatti, Marino nel richiamare la Corte dei Conti regionale della Sicilia che, “chiamata a pronunciarsi in merito alla problematica competenza in merito al riconoscimento dei debiti fuori bilancio dell’Ente dissestato, ha affrontato il corretto riparto delle competenze tra Osl ed organi comunali”, vuole precisare che, siccome l’Osl è  un “organismo tecnico”, non deve entrare nella discrezionalità delle scelte. Secondo Marino, “l’organismo straordinario di liquidazione non effettua mai valutazioni caratterizzate da discrezionalità amministrativa ma compie accertamenti o tutt’al più valutazioni di ordine tecnico”. E quindi, continua Marino, “alla luce del consolidato orientamento giurisprudenziale, si ritiene che la giunta comunale della città di Caserta abbia agito nell’interezza dei suoi poteri relativamente alla individuazione dei beni immobili da proporre per l’alienazione al consiglio comunale”.

 

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