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Il rilancio culturale di Caserta è partito dal Teatro di Corte

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Il rilancio culturale di Caserta è partito dal Teatro di Corte

Ieri sera, un buon successo per l’evento culturale “Cultura a Corte”. La manifestazione è iniziata con l’Inno alla gioia di Beethoven cantato dal meraviglioso coro dei bambini dell’ Associazione culturale e musicale “Claudio Abbado” diretta dalla valida maestra Francesca Masiello, durante l’esibizione canora i bambini sono stati accompagnati dalla pianista Serena Mingione e dal Soprano Ilaria Ainora, anche loro iscritti alla associazione.

Presso lo storico Teatro di Corte nella Reggia di Caserta, si è tenuto l’evento/convegno , per discutere insieme a Scuole, Università, Associazioni, e tutti gli Enti pubblici e privati operanti nel Terzo Settore, sulle proposte di valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali “made in Caserta”.

 Sul palco importanti relatori hanno portato la loro idea di valorizzazione sui beni culturali, sono intervenuti: Germana Di Falco (Core Expert politiche Urbane e territoriali e direttrice della fondazione Sgarbi) che ha parlato di programmazione europea e della cultura come mezzo di sviluppo per la competitività del territorio, Claudio Bocci (Direttore Federculture) che ha spiegato i progetti sulla promozione tangibile ed integrata della cultura e le idee per rilanciare Caserta, Elena Gagarina (direttrice dei Musei del Cremlino) che ha spiegato con grande interesse il tema sugli scambi tra le Arti e la necessità di mettere in campo le grandiose, ma soprattutto valide esperienze a confronto, e Nicola Caputo (europarlamentare PD) che ha parlato di tutte le componenti della collettività sociale utili alla mobilitazione tramite la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, chiamato “Carta di Caserta” (“The Convention of Caserta”), volto a rivalutare le realtà culturali operanti sul territorio che saranno la guida tangibile di un impegno valido per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’intera provincia. L’appuntamento ad un primo tavolo operativo è già programmato alla metà di giugno, quando si ascolterà la parola degli operatori culturali del territorio per recepirne le istanze e le proposte. Oltre alla presentazione della “Carta di Caserta” proposta con attenzione dell’eurodeputato Nicola Caputo, il sindaco di Caserta Carlo Marino ha annunciato l’avvio dell’iter per la candidatura di Caserta quale Capitale italiana della Cultura 2020. “L’obiettivo – evidenzia- l’europarlamentare Caputo – risulta quello di costruire un percorso fatto di progettazioni e attività indirizzate al raggiungimento di questo importante riconoscimento a livello nazionale, per poi essere senza licenziosità pronti per il salto di qualità verso la candidatura di Caserta a Capitale europea della Cultura”.

Dopo l’intervento del sindaco Carlo Marino, i relatori hanno iniziato un dibattito permanente che, a partire da ieri accetterà le idee per il rilancio del territorio per costruire un significativo ponte di relazioni interculturali tra Caserta e la sua Reggia e i Musei del Cremlino a Mosca, allo scopo di realizzare concretamente opportunità di collaborazione, di scambio e di sviluppo culturale tra le istituzioni nazionali ed internazionali. Tra gli ospiti che hanno applaudito con entusiasmo per il progetto anche il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, il presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il presidente di Confindustria Caserta Gianluigi Traiettino, l’assessore alla Cultura del Comune di Caserta Daniela Borrelli, Sebastian Caputo amministratore della 012 Factory, e poi Nadia Barrella docente di Museologia presso il Dipartimento di Lettere e Beni culturali (DILBEC) dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, e Francesco d’Ippolito docente universitario e componente del Corecom Campania.

L’evento si è poi concluso con l’applauditissimo concerto per violoncello e pianoforte di Denis Shapovalov e Alexander Vershinin.

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