NAPOLI – Per una notte il San Carlo s’è trasformato in un’enorme sala da ballo e proprio la favolosa Sala degli Specchi ha ospitato gli oltre 500 invitati col cui contributo è stato realizzato un goal che sottolinea sinergia tra pubblico e imprenditoria, testimoniando l’austero spirito identitario di tanti napoletani, in primis i quattro sponsor di questa kermesse: Giovanni Lombardi di Tecno, Paolo Scudieri di Adler, Mark Fedele di Anglo Italian School e Massimo Riccio amministratore delegato di Acro Texture.
Dress code “cravatta nera”per i signori, la serata elegante e conviviale ha alternato i riconoscimenti e i ringraziamenti d’ufficio con l’intrattenimento musicale della Raoul Swing Orchestra e il suo coinvolgente repertorio dagli anni ’50 ad oggi. Un valzer viennese redatto dal direttore del corpo di ballo Giuseppe Picone ha aperto le danze, mentre una cena di Eccellenze Campane ha deliziato i palati coi vini Fontana e le bollicine nobili Casata Mergè sul celebre babà Vesuvio di Scaturchio. Sapiente il gioco di luci creato da Andrea Pirozzi e l’atmosfera è stata sognante.
Il Gran Ballo ha portato tutti i signori e le dame a godere la musica e le danze fino a tardi tra i brindisi e i flash dei paparazzi: la direttrice Emanuela Spedaliere e il consiglio del San Carlo, il console Mariano Bruno, le designer Roberta Bacarelli e Alessandra Libonati, autrici di mise e gioielli delle tre organizzatrici, Riccardo Monti, Luigi Scaramella, Sylvan Bellenger direttore del Museo di Capodimonte, il magistrato Graziella Arlomede, Gabriel Zuchtriegel direttore del complesso archeologico di Paestum, il professor Donato Rosa e consorte, Roberta Buccino Grimaldi, Carlo Guardascione e Barbara Magistrelli, Marco Mosca, Roberto Spagnuolo Vigorita e signora, Maria Di Pace, Sergio Cappelli, Paolo Bowinkel, Mino Cucciniello, Munù Scaramella, l’armatore Mario Fuduli e signora.
Lascia un commento