L’allarme di Guerriero: Vogliono eliminare un pezzo di storia, per far posto ad attività commerciali

“Uno sfregio alla storicita’ della città e a quel poco verde rimasto”. È duro l’intervento del presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero sul probabile abbattimento degli alberi secolari, oltre a due vasche vanvitelliane ed una serie di piante rare che si trovano soltanto nel Giardino Inglese della Reggia. Infatti ci è giunta notizia che a Centurano,…

“Uno sfregio alla storicita’ della città e a quel poco verde rimasto”. È duro l’intervento del presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero sul probabile abbattimento degli alberi secolari, oltre a due vasche vanvitelliane ed una serie di piante rare che si trovano soltanto nel Giardino Inglese della Reggia. Infatti ci è giunta notizia che a Centurano, alle spalle della storica fontanella borbonica di via Giulia, regalo del Re Ferdinando II al suo barbiere, lì dove da tempo immemore c’è il cosiddetto “boschetto di Centurano”, è in programma la realizzazione di una pizzeria e di alcuni negozi.

Tale progetto ha mandato su tutte le furie  i residenti che da anni stanno affrontando un processo di urbanizzazione della zona sempre più “caotica”.

L’appello che Guerriero rivolge agli ambientalisti e alle istituzioni è far presto per interrompere la distruzione di un pezzo di storia della città. Una notizia piovuta dal cielo per tutti i residenti di quel complesso che vivono a malincuore e tristezza questa decisione contro cui sembra che nulla possono fare.  “Non stiamo parlando di semplici alberi – spiega Guerriero -. Si tratta di beni storici per la nostra comunità un tesoro dal valore inestimabile che custodisce secoli e secoli di memorie, leggende e avvenimenti storici.

Un monumento naturale che deve essere tutelato e protetto dall’insensibilità di molti. Agli alberi monumentali e’ riconosciuto non solo un valore ambientale ma anche culturale: essi diventano simbolo di importanti eventi storici, culturali, tradizioni o semplicemente identificano l’identità di un luogo e della gente che vi vive.

Gli alberi sono essenziali per la nostra salute – continua -. La loro conservazione è fortemente collegata alla difesa del territorio. È inconcepibile in un Paese civile tagliare alberi. L’abbattimento  dei pini rappresenta un vero sfregio all’icona e all’identità del Parco e dei suoi abitanti. 

Infatti, i pini che si vogliono abbattere rientrano nella definizione di monumentale: l’albero secolare tipico, che può essere considerato come raro esempio di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico.

Come è possibile che l’amministrazione comunale non abbia ancora stabilito i principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio come espressamente richiesto dalla legge? Non so se riusciremo ad impedire tale scempio, domani ci sarà un SIT-IN di protesta davanti la villetta borbonica alle 19:30 a Centurano, ma spero che in futuro l’amministrazione comunale sia più attenta a tutelare la natura e i suoi meravigliosi doni”.

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