Terrore in Gran Bretagna: un kamikaze si è fatto esplodere al termine del concerto della cantante statunitense Ariana Grande alla Manchester Arena. L’ultimo bilancio è di 22 morti, tra i quali anche bambini, e di almeno 60 feriti. La polizia ha confermato che si tratta di un attacco terroristico: “L’attentatore aveva con sé un ordigno rudimentale e si è fatto esplodere nel foyer”, ha spiegato il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins.
La bomba utilizzata dall’attentatore suicida aveva chiodi al suo interno per causare molti più danni. La Manchester Arena è la più grande arena indoor d’Europa, con una capienza di oltre 21mila posti: era affollata soprattutto di giovani e giovanissimi.
Una violenta esplosione, intorno alle 22.30 (ora locale), quando, a spettacolo appena terminato, il pubblico cominciava a defluire.
Foto e video corrono sui social, mentre i media britannici riportano le parole di chi ha vissuto i prima persona la notte del terrore. Un uomo, Andy, racconta alla Bbc, che si trovava nel foyer dell’arena, luogo dell’esplosione, per attendere la moglie e la figlia all’uscita dal concetro della pop star americana. all’improvviso è stato gettato a terra a causa della forza dell’esplosione. L’uomo ha raccontato all’emittente britannica di essersi sentito come “in un film di guerra”. “Quando mi sono alzato – ha raccontato l’uomo – vedevo solo corpi dappertutto
La dirigenza del MNS: “Atto orribile” – il dirigente regionale Ciro Guerriero ha diffuso stanotte un messaggio sui social di cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime dell’esplosione alla Manchester Arena, sottolineando che l’episodio è ” un orrendo attacco terroristico”.
I tabloid inglesi hanno diffuso il nome della prima vittima identificata: Georgina Bethany Callander, 16 anni.
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