MNS: QUESTE ELEZIONI SONO L’INIZIO DI UN NUOVO PERCORSO POLITICO

La breve e affannosa corsa di questa campagna elettorale politica e regionale è terminata. È tempo di fare un primo bilancio politico dei risultati ottenuti. Per prima cosa dobbiamo ringraziare i militanti e candidati che si sono impegnati in questa sfida. Siamo consapevoli delle delusioni personali e comunitarie che si sono accumulate in questo periodo:…

La breve e affannosa corsa di questa campagna elettorale politica e regionale è terminata. È tempo di fare un primo bilancio politico dei risultati ottenuti.
Per prima cosa dobbiamo ringraziare i militanti e candidati che si sono impegnati in questa sfida.

Siamo consapevoli delle delusioni personali e comunitarie che si sono accumulate in questo periodo: le liste bloccate e una brutta legge elettorale hanno impedito di valorizzare territori e comunità militanti che meritavano ben altra considerazione.

L’obiettivo minimo di dare rappresentanza parlamentare al nostro Movimento è stato raggiunto con l’elezione di Claudio Barbaro a Senatore nelle liste della Lega, ma altri candidati hanno sfiorato l’elezione per pochi voti e molti di più si sono visti escludere dalle liste senza un motivo comprensibile.
Su tutto questo deve però prevalere la consapevolezza di aver partecipato ad una svolta veramente epocale.

A Ciro Guerriero dirigente regionale MNS è stato chiesto di coordinare il territorio per la LEGA dopo l’accordo tra segretario Gianni Alemanno (MNS) e il candidato premier Salvini (LEGA)  di poco precedenti alle elezioni politiche 2018, considerate le dimissioni in blocco del coordinamento provinciale di NOI con SALVINI nella provincia di Caserta.

Il Movimento Nazionale per la Sovranità  è notorio che ha contribuito in maniera significativa al successo della Lega di Matteo Salvini, un movimento che ha abbandonato le antiche vocazioni secessioniste per diventare il principale punto di riferimento del Polo sovranista ed identitario.

In questa chiave gli storici equilibri del centrodestra sono stati ribaltati e per la prima volta dal 1994 il leader di questa coalizione non è Silvio Berlusconi.

Oggi la vera sfida politica è tra la “nuova sinistra” del Movimento 5 Stelle e la “nuova destra” che si è raccolta intorno alla Lega.

I Grillini per il loro moralismo giustizialista, il rifiuto di ogni valore meritocratico e gerarchico, l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza, sono l’estrema conseguenza di tutte le derive negative della sinistra.

La Lega, al contrario, ha saputo raccogliere nello slogan “Prima gli italiani” il bisogno di un nuovo radicamento identitario e la speranza sovranista di essere “padroni a casa nostra”: questo è il naturale punto di riferimento di un vasto fronte trasversale critico della Globalizzazione, di cui la destra nazionale, sociale e popolare non può non far parte.
Questa sfida è appena cominciata ed è altamente probabile che il redde rationem sarà in elezioni politiche non troppo distanti nel tempo. Dobbiamo prepararci a questa scadenza senza riposare sugli allori, mentre già nei prossimi mesi si voterà per regioni e comuni.

Presto l’MNS riunirà i propri organi dirigenti per decidere come continuare il nostro percorso politico con un confronto franco e approfondito. Dovremo chiedere chiarezza ai vertici della Lega e dialogare con tutto il mondo della destra per determinare quale forma politica e organizzativa, e anche elettorale, potrà assumere l’aggregazione sovranista ed identitaria che ha prevalso nel centrodestra.
Poco più di un anno fa abbiamo dato vita al Movimento Nazionale per la Sovranità con l’obiettivo dichiarato di costruire il Polo sovranista. Abbiamo superato preclusioni e veti nei nostri confronti, tornando protagonisti all’interno del centrodestra, anche pagando il prezzo di dolorose separazioni. Oggi sentiamo il dovere di non fermarci, mentre, non solo in Italia ma in tutto il Mondo, i nostri valori più profondi stanno diventando i segni della nuova epoca che sta nascendo.

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