Un’invasione così massiccia non si vedeva da tempo. Finalmente il nostro futuro è sceso in piazza, invaso le strade, questa volta non si è gridato da dietro le tastiere. Una Caserta invasa da migliaia di studenti che, hanno aderito alla manifestazione indetta dai Cobas contro «le distruttive politiche di austerità della UE e del governo Renzi, contro il Jobs Act e l’abolizione dell’art.18, la precarietà e le privatizzazioni, la legge di Stabilità e il Fiscal Compact, il blocco dei contratti nel PI, per l’abolizione della Legge Fornero, pensioni adeguate per tutti/e, un reddito minimo garantito, consistenti aumenti di salari e pensioni, significativi investimenti nei servizi pubblici fondamentali (scuola, sanità, trasporti) e nei Beni comuni, nel diritto alla casa». I Cobas in particolare per la scuola, rifiutano il Piano Renzi, i presidi Marchionne, l’abolizione degli scatti di carriera, il Sistema di Valutazione con i grotteschi quiz Invalsi, e chiedono l’assunzione di tutti i precari che lavorano da anni nella scuola, 300 euro mensili netti per docenti ed Ata, l’immediato pensionamento dei Q96».
Gli studenti bloccano Caserta
Redazione
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