Il tweet
Più tardi Feltri ha pubblicato un tweet provando a chiarire le sue frasi: “Mi pare del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. Chi non lo riconosce è in malafede. L’antropologia non c’entra con il portafogli. Noto che ancora una volta le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno”.
Diverse edicole del Sud rifiutano di vendere Libero
Tante le reazioni alle dichiarazioni di Feltri. Negli ultimi due giorni si sono moltiplicate le edicole che in varie zone del Sud Italia hanno deciso di non vendere più copie del quotidiano Libero, di cui il giornalista è direttore. A Napoli, in Sicilia, in Calabria, diverse edicole (come testimoniano anche fotografie postate sui social) hanno esposto un cartello con scritto: “In questa edicola dal non è più in vendita il quotidiano Libero. Essendo meridionali inferiori non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testa giornalistica indipendente. Ci voglia scusare il direttore Feltri”.
Le reazioni politiche
Ma le parole di Feltri hanno provocato molte altre reazioni, a partire da quelle politiche. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato di “esternazioni poco felici e piuttosto aggressive. Esternazioni senza alcun senso”. Il leader della Lega Matteo Salvini le ha bollate come “una ca****a”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato: “Non potrei ovviamente mai condividere le parole di Feltri. Sono certa che si riferisse alle condizioni di disparità economica tra nord e sud”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha invece detto: “Feltri è una persona che si commenta da sola per le cose che ha detto e ripetuto, perché non è affatto la prima volta. Vive la propria vita con una subcultura. Il Sud non ha bisogno di nessuno”.
Ordine giornalisti valuta danno immagine
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha annunciato che “darà mandato a un legale” per valutare i possibili danni all”‘immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani” da parte di Vittorio Feltri per le sue dichiarazioni. Il presidente, Carlo Verna, ha detto che l’Ordine si è anche “tempestivamente relazionato con Agcom, cui tempo fa ha fornito un contributo significativo sul regolamento relativo al no hate speech, e monitorerà le trasmissioni in cui con maggiore frequenza in questi ultimi giorni sono state ascoltate espressioni ampiamente fuori le righe caratterizzate da linguaggio discriminatorio”. Inoltre i conduttori delle trasmissioni saranno “deferiti ai consigli di disciplina qualora non si dissocino fermamente come la Carta dei doveri dei giornalisti esige”.
Annunciate cause contro il giornalista
Lo scrittore Maurizio De Giovanni e il giornalista e senatore Sandro Ruotolo hanno deciso di agire in sede civile e penale per istigazione all’odio, ipotizzando violazioni alla legge Mancino. Il Comune di Napoli, invece, attraverso lo “Sportello Difendi la città”, ha chiesto l’intervento dell’Avvocatura Generale affinché siano intraprese le conseguenti azioni legali nei confronti di Feltri.
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