Una vicenda incredibile, un annuncio-choc da parte di Antonio Campanile, 52 enne di Recale che in un video su Facebook ha distillato la sua provocazione. https://www.facebook.com/pino.grazioli.16/videos/10220169573217503/?q=antonio%20campanile&epa=SERP_TAB
Antonio è una brava persona, che non ha mai dato fastidio a nessuno, anzi ha sempre cercato di far rispettare le regole.
Non si è informato sulle procedure, sui rischi, sul luogo dell’intervento.
Sa che in Italia è una pratica illegale e che, semmai arrivasse un acquirente, dovrebbe andare a farsi operare all’estero. A persuaderlo, la certezza che con un rene solo si può vivere; senza cibo, no. La storia di Antonio è simile a quella di tante altre: per circa otto anni ha lavorato come parcheggiatore per un’emittente televisiva e per uno studio dentistico, entrambi di proprietà di un professionista la cui attività è stata, peraltro, oggetto d’indagine della Guardia di finanza, con sequestri milionari; poi, il licenziamento e l’intimazione di sfratto.
Antonio abita in un tugurio nel centro storico di Recale, con cane e un gatto; sopravvive grazie al sostegno delle «Dame di San Vincenzo» e della Caritas. Sostiene di non magiare da giorni e di aver tentato il suicidio. Prima, però, le ha provate tutte: ha fatto domanda per il Reddito di cittadinanza, ma è ancora in attesa di una risposta. La vicenda del posteggiatore «donatore» ha scatenato l’indignazione di migliaia di persone in rete: Antonio spera che tra queste ce ne sia qualcuna in grado di aiutarlo, offrendogli un lavoro. La vicenda di Campanile è nota pure al sindaco Raffaele Porfidia.
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