Circoli inutilizzati, insegne ammainate in Piazza

CASERTA – L’associazionismo quello culturale, sociale e ricreativo con sedi proprie per l’incontro è il trattenimento dei soci è rappresentato da una serie di Insigne a menate o prossime a esserlo punto del Circolo Nazionale prossima lo sfratto per la nuova asta di vendita Del Demanio regionale fissata per il 9 settembre e del dirimpettaio…

CASERTA – L’associazionismo quello culturale, sociale e ricreativo con sedi proprie per l’incontro è il trattenimento dei soci è rappresentato da una serie di Insigne a menate o prossime a esserlo punto del Circolo Nazionale prossima lo sfratto per la nuova asta di vendita Del Demanio regionale fissata per il 9 settembre e del dirimpettaio Circolo Sociale, già sfrattato da anni dalla provincia è ridotto in un paio di locali a fronte corso Trieste sono note le situazioni.

All’elenco delle malinconie da disarmo va aggiunta la serie di sedi associative di ex appartenenti a Specialità delle Forze Armate la cui attività è rappresentata dalle porte sempre sbarrate, qualche caso escluso che sta a indicare inattività, questa ancora più emblematica rappresentata dal grosso cancello sbarrato di via Cesare Battisti alla sede del comando militare esercito Campania circolo unificato esercito Caserta.

Sulla balconata che affaccia sul cortile interno, la sta con il tricolore qui ogni mattina sono regolarmente presenti un ufficiale superiore un maresciallo e due soldati a fare certamente qualcosa ma non certo quello cui questo manipolo di servizio era destinato fino a tre anni fa : la gestione, il funzionamento del circolo aperto ai numerosi soci per attività tipiche di ogni circolo, questo anche con un servizio di bar e ristorazione negli ultimi anni precedenti alla serrata.

Caserta, città militare anche se con meno di un quarto della stanzialità prima assicurata dalla Scuola Allievi ufficiali e sottufficiali truppe corazzate e oggi per quanto riguarda l’esercito assicura la sola Brigata Garibaldi alla Ferrari Orsi e alla amico, non ha più un circolo comunque frequentato da tanti ex militari i cui sentimenti di appartenenza alle stellette e alle divise che hanno vestito ed è ben nota. Difficoltà insorte nella gestione, peraltro mai ufficializzate, alla base dell’ interruzione delle attività e della chiusura di locali oggi sorvegliati dal manipolo descritto.

Il blocco dell’emiciclo d’angolo di Piazza Dante con via Cesare Battisti, in proprietà del Demanio militare, ai piani terrani e fino al circolo unificato, è tutto un susseguirsi di targhe riferite alle associazioni.

Sono: Sezione Carabinieri Carmelo Ganci unico circolo attivo, l’ Istituto Nastro Azzurro dei Combattenti colorati, l’Unici-unione ufficiali in congedo, l’associazione Bersaglieri,  l’associazione artiglieri’ Laviano’,  l’Anpse associazione ufficiali provenienti dal servizio attivo, l’associazione paracadutisti d’Italia è l’ultima al porticato di fronte, la sezione finanzieri ‘Passamonti’ .

Soltanto targhe a indicare locali dove sono costruiti labari e gonfaloni decorati in occasione di ricorrenze celebrative,

Sì scantona nella demagogia se si ricorre alla considerazione della perdita dell’identità, nella accantonamento delle memorie, del diradamento da tanti vincoli determinato degli incontri sociali, culturali, ricreativi?

Una malinconia assistere e subire questa che è una frana che in città non si arresta i circoli gli assegnazioni dovrebbero fruire di trattamenti privilegiati da parte delle istituzioni che al contrario restano sorde ad appelli e sollecitazioni il caso del circolo Nazionale rimesso in vendita :cosa perde il demanio regionale dal mancato introito di poco più di un milione di euro?

Nulla manda soltanto all’aria un’istituzione cittadina fondata nel 1850 è attiva dal 1867 In quei locali che certamente saranno da rosticceria punto il canone mensile che sfiora i €1000 viene regolarmente pagato dall’erario, perché l’accanimento?

E come mai nessun esponente politico interviene con determinazione in difesa di queste ragioni?

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