Clan Ligato: Armi, esplosivi, spaccio ed estorsione, 18 arresti

Questa mattina , nelle province di Napoli e Caserta, i militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Caserta, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Capua e in collaborazione con la Squadra Mobile di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale…

Questa mattina , nelle province di Napoli e Caserta, i militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Caserta, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Capua e in collaborazione con la Squadra Mobile di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale D.D.A., nei confronti degli esponenti di vertice del Clan “LIGATO” di Pignataro Maggiore (CE), traendo in arresto 18 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali aggravate, detenzione armi, munizioni e materie esplodenti, porto abusivo d’arma, violenza privata e minacce aggravate, nonché detenzione illegale di bomba a mano, aggravati dall’aver agevolato un sodalizio mafioso (art. 416 bis 1 del c.p.). Tale provvedimento è il risultato di una accurata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e iniziata nell’anno 2017 dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Caserta e dalla Compagnia Carabinieri di Capua nella quale sono confluiti anche gli esiti delle indagini svolte dalla Squadra mobile in ordine all’esplosione, il 28 febbraio 2018, di alcuni colpi di pistola ai danni della saracinesca dell’agenzia funebre VAGLIVIELLO, ubicata in Sparanise.

A seguito dell’attività investigativa sono emersi elementi di riscontro a gravissimi episodi di violenza avvenuti negli ultimi anni, con particolare riferimento al 2016, 2017 e 2018, nei Comuni di Sparanise, Capua, Pignataro Maggiore, Vitulazio e aree limitrofe. Già nel maggio 2018, le stesse indagini hanno permesso di trarre in arresto 6 persone, tuttora detenute, a conferma  della presenza attiva e pericolosa del clan Ligato, associazione di tipo mafioso operante in Pignataro Maggiore, Vitulazio, Pastorano, Camigliano, Sparanise e Capua (CE), erede del già Clan “LUBRANO – LIGATO”.

Si tratta di un’associazione criminale capace di commettere gravi atti intimidatori come danneggiamenti e lesioni personali al fine di far piegare le vittime e affermare la propria egemonia sul territorio nel traffico di stupefacenti. La struttura, dal carattere piramidale, era costituita da vere e proprie “piazze di spaccio” di sostanze stupefacenti gestite attraverso l’emersione di soggetti sinora mai investigati.

Di particolare significato, per le modalità criminali con cui  è stato attuato, è l’episodio avvenuto l’11 dicembre 2016, in Capua, allorquando il LIGATO Antonio Raffaele, unitamente allo IANUARIO Davide hanno fatto deflagrare un potente ordigno e esploso alcuni colpi di fucile all’indirizzo dell’abitazione di un presunto concorrente nell’attività di spaccio

 

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