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Domani autopsia della bimba morta in auto dimenticata dalla madre

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Domani autopsia della bimba morta in auto dimenticata dalla madre

“Quando si eseguono gesti di routine basta uno scarto per farci sbagliare”

Arezzo – È successo in provincia di Arezzo. La donna era convinta di aver lasciato la bimba all’asilo nido prima di andare a lavorare al municipio di Castelfranco di Sopra come faceva tutti i giorni.

Domani, all’ospedale valdarnese della Gruccia, sarà effettuata l’autopsia sul corpicino di Tamara di 16 mesi,per capire le esatte cause della morte.

La madre, Ilaria Naldini dipendente comunale, mercoledì è stata ascoltata dai carabinieri e dal magistrato fino alle 21, in presenza del marito Adriano Rossi e del legale Andrea Frosali.

Ricostruiti, in particolare, secondo quanto appreso, gli attimi fatali che l’avrebbero portata a dimenticare la bambina (unica figlia della coppia) in auto anziché accompagnarla al nido.

La donna ora è indagata per omicidio colposo. Il pm Andrea Claudiani ha escluso l’ipotesi d’accusa di abbandono di minore non avendo rilevato, dalla ricostruzione dei fatti, alcun dolo nell’operato della donna.

Può succedere per lo stress. Oppure quando in una serie di gesti di routine si inserisce qualcosa di diverso. Probabilmente come è accaduto alla donna, che ha dimenticato la figlia di 16 mesi in auto dove è morta dopo qualche ora.

Il neuroscienziato Renzo Guerrini, spiega:

Quando fai una cosa la prima volta impieghi la massima quantità di circuiti cerebrali. Se devi raggiungere un posto che non conosci usi i segnali ambientali, valuti i tempi. Se invece una cosa è routinaria, la fai in default mode e la parte del cervello impegnata è più piccola. In questo caso basta che qualcosa, magari una telefonata, entri nella routine per sbagliare. E arrivi allo scopo finale senza accorgerti di aver saltato una destinazione intermedia.

Lo psichiatra Bernardo Carpiniello, afferma:

Non è detto che fatti di tale portata siano legati a qualcosa di patologico. Semmai incidono lo stress, le preoccupazioni che affliggono ciascuno di noi dal momento in cui cominciano la giornata e anche le sequenze ripetitive con cui l’affrontiamo.

 

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