Proveniente dall’Ordine di Sant’Agostino, il nuovo Papa Prevost è una figura moderata: di posizioni aperte su temi come i migranti e i cambiamenti climatici, più prudenti sui diritti civili
La fumata bianca è arrivata alle 18,07 del secondo giorno di Conclave.
Il nuovo Papa, Robert Francis Prevost è il primo nordamericano della storia, il 267esimo della Chiesa cattolica, e il quattordicesimo a prendere il nome di Leone. È nato a Chicago, negli Stati Uniti, il 14 settembre 1955, ha dunque 69 anni. È stato eletto pontefice l’8 maggio 2025 e succede a Jorge Mario Bergoglio. Prima degli studi sacerdotali ha seguito corsi di scienze matematiche e di filosofia.
L’appello per la pace di Papa Prevost nel primo saluto ai fedeli
“Arrivi una pace disarmata e disarmante”, ha dichiarato dal balcone centrale della basilica di San Pietro, lanciando un appello a “costruire ponti” e ha ringraziato il suo predecessore.
A lungo ha lavorato in Perù ed è dunque un profondo conoscitore dell’America Latina. Nominato da Papa Francesco prefetto dello strategico Dicastero per i vescovi, è da tempo una voce molto influente in Vaticano. Proveniente dall’Ordine di Sant’Agostino, ha sostenuto le riforme del pontefice argentino durante il suo papato, in particolare quelle riguardanti i cambiamenti dell’architettura istituzionale interna.
Un moderato alla guida della Chiesa cattolica
Descritto come una persona riservata, in più di un’occasione si è espresso a favore di una Chiesa più aperta, più inclusiva e più vicina ai fedeli. Anche su temi come i cambiamenti climatici o i migranti è su posizioni piuttosto progressiste, ma prima del Conclave era comunque considerato un moderato, poiché ad esempio più prudente sulle questioni sociali e sui diritti civili.
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