I ‘Pensieri colorati sospesi’ della Cooperativa Sociale “Federico Ozanam”

La Cooperativa Sociale “Federico Ozanam”  è il frutto dell’esperienza di operatori da anni impegnati nel sociale che, nel tempo, hanno sentito crescere forte il desiderio di creare un servizio che potesse rispondere ai reali bisogni dei soggetti deboli e svantaggiati. Per questo motivo, avendo come finalità l’ inclusione sociale,  l’ integrazione dei soggetti disabili e…

La Cooperativa Sociale “Federico Ozanam”  è il frutto dell’esperienza di operatori da anni impegnati nel sociale che, nel tempo, hanno sentito crescere forte il desiderio di creare un servizio che potesse rispondere ai reali bisogni dei soggetti deboli e svantaggiati.

Per questo motivo, avendo come finalità l’ inclusione sociale,  l’ integrazione dei soggetti disabili e l’ aiuto alle famiglie che vivono problematiche relativi a figli o parenti disabili, la Cooperativa Sociale Federico Ozanam ha intrapreso un progetto di assistenza  attraverso la creazione di un centro diurno per disabili che ha al suo interno, oltre alla predisposizione di spazi e progetti adibiti alla stimolazione ed all’acquisizione di competenze e capacità del disabile, la creazione di progetti di inserimento lavorativo .

Il nome  “La Fabbrica”  porta in sé l’ idea di “costruire dalle difficoltà” in un’ottica di integrazione in cui la disabilità “è una parte del mondo e non un mondo a parte”.

I laboratori attivati all’interno del centro polifunzionale “La Fabbrica” sono progettati ed organizzati con strumenti e metodologie ad orientamento cognitivo comportamentale, avendo come scopo principale quello dell’ “insegnamento di abilità”, in un’ottica in cui il “disabile” non è un “paziente” ma un “allievo” che impara ad apprendere e a sviluppare quelle che sono le proprie potenzialità inespresse ed ostacolate.

Una co-costruzione di abilità che parte dal “fare” pratico, realistico, creativo e gratificante.  

Dott.ssa Patrizia Petrillo

Cooperativa Sociale Federico Ozanam

 

Il laboratorio di ceramica mira a coinvolgere gli utenti in questo  percorso caratterizzato dal “fare”, in modo da apprendere e sperimentare alcune abilità che la disabilità ha fortemente ridotto, ma che sono indispensabili per poter, in futuro, gettare le basi per un percorso non solo risocializzante ma anche professionalizzante.

Le tecniche di lavorazione legate alla manipolazione ed elaborazione di prodotti in terracotta e ceramica, permettono di sviluppare competenze e capacità di realizzazione dei manufatti spendibili nel mondo del lavoro.

Tale laboratorio avvia ad una prima esplorazione della realtà attraverso la manipolazione di materiali diversi : stimola le capacità immaginative attraverso la produzione di immagini e il loro uso originale, stimola l’esplorazione delle diverse possibilità espressive offerte dai differenti materiali,incoraggia la ricerca sulle possibilità di impiego di materie varie a fini espressivi.

Crea uno spazio-tempo in cui IO  sono il prodotto di me stesso, della mia fantasia, del mio mondo interiore, di ciò che a parole ho difficoltà ad esprimere ma che, attraverso la manualità e la creazione di manufatti, rendo reale e concreto.

Le attività svolte  hanno stimolato in ogni paziente le capacità riflessive, permettendo la costruzione di modelli consapevoli su di sé, sugli altri e sul mondo; il contatto e la manipolazione della terracotta hanno favorito negli utenti una maggiore adesione alla realtà oggettiva ed un’accresciuta fiducia nelle proprie possibilità di agire e influire sulla propria vita attraverso la produzione di qualcosa di apprezzabile.

La mostra ha un reale scopo sociale teso  ad abbattere lo stigma della disabilità e del disagio psichico,  favorendo la costruzione di un ruolo sociale positivo attraverso la realizzazione di momenti finalizzati a mostrare e condividere i prodotti delle attività.

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