Caserta – Nel tardo pomeriggio di ieri, a Caserta, si è tenuto il tavolo interpartitico del centrodestra, cui hanno partecipato il coordinatore provinciale di quel che resta di Forza Italia, Carlo Sarro, quello della Lega Salvini Premier, Salvatore Mastroianni (che a Santa Maria Capua Vetere fa da stampella al sindaco del Pd Antonio Mirra) e Marco Cerreto pupillo di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ex MNS che non riuscì ad avere accesso alla Lega a causa dello stesso Mastroianni dopo aver fatto sostenere Barbaro dal ‘militante-portatore di voti’ Guerriero (oggi candidato sindaco di CasertaKestè). Fatta chiarezza ai lettori di chi si è incontrato, possiamo procedere.
Sul tavolo, il tema delle alleanze e la definizione dei candidati a sindaco che dovranno guidare la coalizione nei comuni maggiori chiamati al voto nella tornata d’autunno.
“Per Caserta città – si legge in una nota – i partiti di centrodestra hanno valutato i diversi nomi sul tavolo, ritenendo la figura del consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, la più autorevole per capeggiate la coalizione e la più competitiva per la vittoria finale”.
Nelle prossime ore, e comunque entro venerdì prossimo, quando il tavolo interpartitico tornerà a riunirsi, sarà sondata la disponibilità del capogruppo della Lega in seno al Consiglio regionale della Campania ad accettare la candidatura a sindaco dell’intero centrodestra cittadino, essendo unanimemente ritenuta in grado di mobilitare l’intera area politica e di creare secondo loro, a campagna elettorale già avviata per i competitors, il giusto entusiasmino che dovrà accompagnare la campagna elettorale dei partiti dell’alleanza. Certo, si parlasse, dello Zinzi del 2015, quando a Caserta poteva vantare 3mila voti e sostegni certi anche per le successive comunali, il ragionamento dei Trettre (famoso terzetto comico partenopeo che impazzava una ventina di anni addietro) non farebbe una grinza. Siccome, però, Zinzi non solo ha perso voti nel capoluogo e in provincia alle ultime regionali di ottobre, ma non dispone neanche delle forze che aveva nel 2016 per le comunali. Tant’è che i giornali hanno riportato l’intenzione di non presentare la sua lista civica personale. Quali forze dovrebbe ora smuovere il consigliere regionale non è dato sapere, visto che ha perso, in quest’ultimo anno, anche i 3 consiglieri comunali che aveva fatto eleggere (Alessio Dello Stritto, Emilianna Credentino e Nicola Garofalo). Insomma, come dicevano i Trettre, la proposta di candidatura a Zinzi, debilitato anche dal Coronavirus, ‘a noi ci pare na strunzata’ ed è altamente probabilmente che Zinzi, che proprio l’ultimo dei fessi non è, rifiuterà cortesemente l’invito.
Sarro, Mastroianni e Cerreto hanno anche attenzionato gli ulteriori profili proposti da movimenti e forze civiche e sociali, ma su questi una valutazione più approfondita sarà compiuta solo all’esito della mancata fattibilità della candidatura del consigliere regionale Zinzi.
Si è deciso unanimemente di favorire, sui comuni inferiori ai 15 mila abitanti dove si andrà alle urne, la creazione di aggregazioni civiche vicine all’area di centrodestra, da presentare agli elettori senza simboli di partito ma capaci di includere le diverse espressioni locali.
I Trettre del centrodestra hanno fatto la loro proposta. Ora, oltre a Zinzi, occorre vedere cosa ne penseranno i ‘portatori di voto’ della coalizione che da mesi stanno chiedendo una definizione delle candidature. Zinzi rifiuterà e la palla tornerà ai Tre-Tre che decideranno di scegliere o Enzo Bove o Marco Cerreto. Le parole del sindaco di Teano sull’assunzione di Pio Del Gaudio all’interno dell’ente sidicino come dirigente del settore Finanze (e il sindaco di Teano dovrebbe firmarsi da solo un Tso visto che sta mettendo a dirigere le finanze il sindaco del ‘dissesto’ per eccellenza) lo pongono definitivamente fuori dai giochi del centrodestra visto che il comune che lo ha assunto è un comune di centrosinistra.
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