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TAR: No alla 14esima farmacia

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 CASERTA – La quinta sezione del tribunale amministrativo della Campania ha annullato il nuovo piano delle farmacie del Comune di Caserta.

Con una sentenza pubblicata oggi, infatti annulla la delibera del Consiglio Comunale di Caserta numero 107 del 24 luglio 2020 accogliendo il ricorso presentando dalla Farmacia Bruno snc attraverso il suo legale Renato Labriola.

Dietro l’accoglimento dei motivi aggiunti da parte del Tar ci sono delle incongruenze tecniche presenti nel piano che sono state accolte dai giudici di Napoli.

«La riperimetrazione disposta con la delibera n. 107/2020 espressamente si prefiggeva di implementare l’accessibilità al servizio farmaceutico in favore della maggioranza dei residenti nel territorio comunale, con il dichiarato scopo di ispirare le programmate scelte pianificatorie allo stato dei mezzi di comunicazione all’individuazione delle maggiori necessità di

fruizione del servizio e all’esame delle situazioni ambientali, topografiche e di viabilità – si legge nella sentenza –

Nel perseguire tali dichiarati intenti, tuttavia, la predetta delibera dava atto che il dato della popolazione residente, al 1 gennaio 2019, aveva subito un’insignificante diminuzione (di sole 195 unità), pari allo 0,02579% rispetto al 31 dicembre 2011, al pari della dislocazione dei residenti sul territorio comunale, pressoché rimasta invariata.

Nel caso di specie, pertanto, non può ritenersi ex se censurabile la scelta del Comune di revisionare la pianta organica in base a particolari situazioni topografiche e di viabilità.

Dagli atti allegati e dalla motivazione corredante l’impugnata delibera non traspare in alcun modo come l’asserita finalità di garantire l’efficienza del servizio farmaceutico sarebbe stata perseguita.

Ed infatti, la delibera de qua, pur dichiarando che la rideterminazione

delle aree di afferenza delle pre-esistenti sedi farmaceutiche fosse dettate da particolari esigenze topografiche e di distribuzione territoriale, non solo non ha specificamente descritto le criticità al riguardo rilevate rispetto alla precedente pianta organica, ma anche si è limitata a distribuire la popolazione in sezioni censuarie, peraltro corrispondenti a quelle del censimento dell’anno 2011, omettendo di precisare quali strade cittadine fossero comprese in ogni sezione censuaria».

Nella sentenza viene poi evidenziato come non sia possibile procedere al trasferimento di una farmacia da una sede all’altra usando come unico presupposto il rispetto della distanza.

Tale decisione blocca l’apertura di una nuova farmacia in città che pure era stata predisposta e chiude un iter giudiziario che parte dal 2016.

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