CASERTA – Mentre le amministrative 2021 sono sul tavolo dei coordinatori dei partiti già da tempo, l’elettore scontento e insoddisfatto è attratto da un civismo mascherato. Il centro destra, in particolare Forza Italia, per quanto non goda più delle percentuali di gradimento di un tempo, resta di fatto, come ama dire il cavaliere: ‘la provincia più azzurra d’Italia’.
A tal proposito, il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca , prima di parlare di nomi e di eventuali candidati a Sindaco di Caserta, vorrebbe soffermarsi sui sondaggi che vedrebbe vincente il centro destra se si andasse a votare oggi.
Infatti, secondo Magliocca, non si può perdere l’occasione e si deve tornare ad avere un sindaco di cdx “vero e non imboscato”. Probabilmente riferendosi all’attuale sindaco, Carlo Marino, tesserato in Forza Italia prima di lui per poi passare per “opportunismo politico” nel PD, facendosi raggiungere affidandole un assessorato importantissimo, dalla berlusconiana di ferro Adele Vairo, ,la quale, ricordiamo, si è più volte candidata ma mai alle comunali.
Tali aspetti, se riflettiamo ,determinano una zona “grigia” che dequalifica un’intera città, capoluogo di provincia. Sembra si giochi su due tavoli, senza trasparenza e questo è noto anche al PD.
Si tende a mettere in piedi “listoni ”, con vecchi trucchetti, per giustificare alleanze trasversali.
“Io non accetto imposizioni dalla Lega, afferma in intervista Magliocca, anche se Zinzi sarebbe l’optimum, mentre quei famosi nomi della società civile servono solo da spot, non servono a nulla”. Di altro avviso è il candidato a sindaco Ciro Guerriero, presidente di Caserta Kest’è, il quale è convinto che: “ Il nuovo sindaco dovrà essere una persona onesta, capace e affidabile. Caserta ha bisogno di un sindaco che abbia una visione della città e ciò presuppone una cultura solida e una capacità in tal senso. Dovrà circondarsi delle persone migliori e con le competenze giuste, il lavoro di squadra è fondamentale per poter amministrare bene la città. Il sindaco che verrà dovrà aprire gli occhi e non fingere di non vedere. Dovrà fare quello che fa ogni famiglia: guardare i conti, vedere su quali e quante risorse si può contare ed iniziare dalle priorità che sono quelle che ho scritto nel programma. Quindi ogni azione possibile per mantenere e creare lavoro, per rilanciare l’economia, per garantire i servizi essenziali alla persona. La precondizione di questo lavoro sarà una riorganizzazione della macchina comunale per renderla funzionale ai cittadini e ai loro bisogni. Solo un Comune amico e non burocratico potrà realizzare il mio programma”, sottolinea Guerriero.
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