Ex Canapificio: il Comune di Caserta chiederà alla Regione la disponibilità della parte del capannone non sequestrata dalla Procura il 12 marzo scorso e a seguito dei lavori di messa in sicurezza, il dissequestro del resto del complesso, per una gestione diretta. Tutto ciò è emerso dall’incontro tra il sindaco Carlo Marino e il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, a Napoli.
“C’è già una volontà di massima in tal senso da parte dell’amministrazione De Luca, sottolinea Marino, speriamo che questa volontà si traduca al più presto in atti amministrativi perché il provvedimento deve essere avallato dalla giunta regionale. Penso che riusciremo ad ottenere agilmente l’ok per il magazzino vuoto e non sottoposto a sequestro che si trova proprio accanto all’ex Canapificio. Qui gli operatori e i volontari del centro sociale potranno riprendere il progetto Sprar per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo (di cui il Comune è l’Ente capofila) e le altre attività sociali, almeno fino alla fine dell’anno. Il capannone naturalmente deve essere messo a norma e reso fruibile. Attendiamo il sopralluogo tecnico, previsto nelle prossime due settimane, per verificare lo stato dei luoghi e stabilire il da farsi”. Per quanto riguarda la ristrutturazione ma anche il dissequestro degli spazi dichiarati inagibili dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, non saranno di pronta risoluzione in quanto il tempo stimato è di quasi due. Ricordiamo che l’ex Canapificio è un’area alla quale sono interessati non soltanto la Regione e il Comune ma anche l’Università, la Sovrintendenza, Trenitalia e tante altre realtà che hanno individuato in questa area un eventuale polo di sviluppo per il turismo e l’economia del territorio ma anche di attività legate all’accoglienza turistica e alla valorizzazione della canapa. Infatti, Marino, afferma, “speriamo di riuscire ad ottenere dalla Regione, dopo il restyling e il dissequestro, la gestione diretta di tutto l’Ex Canapificio, poi ci attiveremo anche per la sua destinazione d’uso e per il mantenimento della funzione sociale”. Nel frattempo gli operatori del centro sociale chiedono con insistenza ai funzionari della Regione Campania il rinnovo del comodato d’uso gratuito dei locali, scaduto nel 2015. “E’ da quattro anni aveva dichiarato al riguardo appena due giorni fa Mimma D’Amico, una delle fondatrici del centro sociale che sollecitiamo le istituzioni in tal senso. Per poter portare avanti tutte le attività poste in essere dagli anni Novanta ad oggi”.
Lascia un commento