In Appello, ergastolo confermato per il terrorista rosso Cesare Battisti.

Respinta la richiesta della difesa di commutare la pena a 30 anni. Possibilità di permessi premi tra meno di quattro anni. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato la pena definitiva dell’ergastolo per Cesare Battisti, il terrorista dei Pac condannato per quattro omicidi commessi alla fine degli anni ’70 e arrestato dopo 37 anni di latitanza lo scorso gennaio in Bolivia.…

Respinta la richiesta della difesa di commutare la pena a 30 anni. Possibilità di permessi premi tra meno di quattro anni.

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato la pena definitiva dell’ergastolo per Cesare Battisti, il terrorista dei Pac condannato per quattro omicidi commessi alla fine degli anni ’70 e arrestato dopo 37 anni di latitanza lo scorso gennaio in Bolivia.

I giudici hanno respinto la richiesta della difesa di Battisti di commutare la pena del carcere a vita in 30 anni, che al netto del “presofferto”, ammonterebbe a poco più di 20 anni e 7 mesi.

Permessi fra tre anni e mezzo –

Battisti avrà la possibilità di richiedere benefici tra meno di quattro anni. I giudici hanno infatti stabilito che la pena stabilita nel suo caso non è ostativa alla richiesta di permessi.

Avendo già scontato come “presofferto” (periodo già passato in carcere) sei anni e mezzo circa, l’ex terrorista potrà presentare domanda per benefici, come i permessi premio, già fra tre anni e mezzo, una volta che risulteranno scontati complessivamente dieci anni di carcere.

Nell’ordinanza di rigetto, i giudici milanesi precisano che spetta alla magistratura di sorveglianza “valutare se e quando Battisti potrà godere dei benefici penitenziari”.

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