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Italia Viva nel ‘mini-partito’ otto componenti

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CASERTA – E’ passata quasi inosservata la ‘manovra organizzativa’ attuata da Italia Viva nel capoluogo.

Con un post su facebook il partito guidato da Matteo Renzi annuncia la nascita dei comitati, senz’altro utili a mappare le aree ‘geografico-politiche’ di Italia Viva.

Sono 8 le componenti che raccolgono dieci figure apicali. L’area ‘moderata’ comprende tre sigle.

La prima è quella di ‘SeiSud Caserta’, di cui viene indicato responsabile Renato Calzolaio. Figlio del compianto medico Francesco, si candidò nel 2011 nelle liste del Nuovo Psi e poi è stato allevato nella scuderia Zinzi fino al richiamo delle sirene renziane.

Si è notato in questi anni per l’organizzazione di convegni culturali e per le iniziative a scopo sociale. Il secondo gruppo, alquanto ‘storico’, è quello di ‘Caserta Libera’ riedizione locale dell’associazione politica fondata dall’ex consigliere regionale Luigi Bosco ‘Terra Libera’, assegnato alla ex responsabile dell’area Bosco e oggi coordinatrice provinciale renziana Carmen De Rosa.

La presenza di ‘Caserta Libera’ rafforza l’ipotesi di un vero e proprio passaggio di ‘consegne’ tra Caputo e Bosco alla guida regionale del movimento di Matteo Renzi.

Il terzo comitato a guida ‘moderata’ è quello di ‘Caserta Viva’, che fu anche una delle liste civiche che sostennero la prima candidatura a sindaco di Carlo Marino nel 2011). Gruppo, o comitato come indicato nella grafica di partito, che è assegnato a Gianmarco Peluso, fratello o parente prossimo del consigliere Roberto Peluso (che piace un po’ alla qualunque nel panorama politico casertano). C’è una seconda area, la più vasta, che proviene dal vecchio tetto comune del Partito Democratico. A questo gruppo appartengono Mauro Desiderio (che del Pd fu segretario cittadino e candidato più volte al consiglio comunale), la dottoressa Maddalena Vitale (entrambi in quota ‘Democrazia Caserta’) e l’ingegnere Luigi Di Francesco che condivide la collocazione in ‘Crescita Caserta’ assieme a Pier Gaetano Fulco, già perno dei ‘Giovani Democratici’ da cui dovrebbe arrivare anche il giovane Raffaele Ausiello, indicato per ‘Europa Caserta’.

Non ‘assegnato’ ‘Sapere Caserta’ di cui è responsabile Ciro Alfieri. Dulcis in fundo, l’amarena sulla zeppola: l’area socialista. Nell’elenco figura il comitato, o sottogruppo che dir si voglia, chiamato pomposamente ‘Sviluppo, Cultura, Legalità #AvantiCaserta’ assegnato a Francesco Brancaccio. Brancaccio, oltre ad avere natali illustri (e si sorvola volutamente sulle pur lecite ironie tra il nome del comitato e il suo responsabile), è stato fino a poco tempo fa responsabile provinciale del Partito Socialista.

Ora, abbandonato il garofano rosso, in quota Nencini è transitato in Italia Viva e ha cominciato interpretando il suo ruolo di ‘anti-Marino’ sparando ad ‘alzo zero’ contro i sostenitori vecchi e nuovi del sindaco uscente.

Gira voce, ed è voce di area socialista, che un recente acquisto mariniano dal centrodestra sia giunto grazie ad un posticino di lavoro alla Publiservizi per il solito ‘congiunto’ senza arte né parte ma con i voti, dotazione che, a Caserta, conta ancora più di tutto quanto il resto.

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