Kest’è difende Salvini: “Dai pm indagine assurda”

Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria non potrà che avere un esito a Lui favorevole”. Ciro Guerriero presidente di Caserta Kest’è esprime così il  pensiero del suo gruppo, mantenendo le distanze da ‘mele marce‘ (personaggi poco credibili sul territorio) sulla decisione della procura di Agrigento di iscrivere…

Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria non potrà che avere un esito a Lui favorevole”. Ciro Guerriero presidente di Caserta Kest’è esprime così il  pensiero del suo gruppo, mantenendo le distanze da ‘mele marce‘ (personaggi poco credibili sul territorio) sulla decisione della procura di Agrigento di iscrivere al registro degli indagati Matteo Salvini e il suo capo di gabinetto per la vicenda della nave Diciotti.

I fatti sono questi: ieri mattina,Luigi Patronaggio è andato a Roma per interrogare i funzionari del Viminale sulla nave Diciotti, rimasta per cinque giorni ormeggiata al porto di Catania in attesa che si sbloccasse l’empasse politica.

In serata, poi, la doccia gelata per Matteo Salvini: il pm ha deciso di indagarlo e di passare il fascicolo al Tribunale dei Ministri, l’unico competente in materia.

Oggi il Pd ha chiesto a Di Maio di non usare una “doppia morale” e di chiedere anche per il leghista le dimissioni, così come Luigino fece per Alfano. 

Ieri sera da Pinzolo il ministro dell’Interno è stato durissimo nel suo comizio, dicendo di essere pronto a farsi arrestare, criticando quei giudici che indagano chi “difende i confini della Patria” ma non muovo un dito “per il crollo del ponte di Genova”.

Infine, rivolgendosi a tutti i magistrati “schierati”, ha chiesto che chi intende far politica si “iscriva al Pd” e non la faccia dagli uffici della Procura.

E così oggi, oltre a Guerriero che ha espresso la sua solidarietà al leader della Lega, dichiarando che “Ancora una volta l’autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire”, anche Berlusconi e la Meloni si sono schierati con il ministro dell’Interno nonché vicepremier, Matteo Salvini, affermando che è “scandaloso  e sovversivo indagare un ministro che cerca di fermare l’invasione di clandestini”. Ancora più scandaloso – prosegue la Meloni – se si tiene conto che mai nessun magistrato ha pensato di indagare il precedente  governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, pur essendoci tutti i presupposti. Nessuno creda di potersi porre al di sopra della volontà popolare e di piegare la nostra democrazia alla propria ideologia. Fratelli d’Italia esprime la sua solidarietà a Salvini e chiede al Ministro della Giustizia e al Presidente della Repubblica di intervenire immediatamente per censurare questo gravissimo atto. E ci aspettiamo una parola di sdegno – conclude Meloni – anche da quella parte significativa della magistratura non obnubilata dal furore ideologico”.

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