Il primo cittadino Marino, mentre è a Venezia per presenziare alla prima de ‘L’amica geniale’ al Festival del Cinema, apprendiamo il ‘Marino pensiero’, un post scritto o meno da lui , ed essendo ancora lui il rappresentante legale del Comune di Caserta, ne attribuiamo paternità, nel quale:“comunica di non avere alcuna responsabilità nella mancata raccolta dei rifiuti per quel che concerne il vetro, il multimateriale e gli ingombranti. Le piattaforme adibite al trattamento di tali frazioni dei rifiuti, infatti, non vogliono ricevere tale materiale. A questo si aggiunge che nei mesi estivi alcuni impianti sono andati a fuoco o sono stati fortemente danneggiati. Tutto ciò ha portato al collassamento del sistema di raccolta. Si sta lavorando quotidianamente per risolvere questa situazione estremamente complicata. Pur non avendo responsabilità in questa vicenda, l’Amministrazione Comunale condivide il disappunto dei cittadini per i disagi sopravvenuti”.
L’amministrazione Marino , non si sente responsabile di questo problema. Ed in parte è vero: gli incendi nei siti di stoccaggio che hanno caratterizzato questa estate non sono da addebitare a loro. Ma l’inerzia col quale è stato affrontato il problema sì. Perché da fine luglio, quando è scoppiato l’incendio nell’azienda Di Gennaro a Pascarola, ad oggi sono passati più di 30 giorni e nessuno, in questo lasso di tempo, si è preoccupato di trovare una soluzione alternativa visto che la Di Gennaro era indisponibile ad accogliere i rifiuti di Caserta. E questa è una colpa del Comune: di sindaco, assessore e dirigenti.
Intanto nei giorni scorsi, i carabinieri forestali di Caserta, durante un ordinario servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dei reati in materia di illeciti smaltimenti di rifiuti, in comune Caserta, alla località “Santa Lucia”, hanno rinvenuto, all’interno di fondi agricoli privati, due distinte ed estese aree destinate all’illecito ed incontrollato smaltimento sul suolo di rifiuti speciali sia di tipo pericoloso che non pericoloso quali: materiali provenienti da demolizioni e disfacimenti edilizi, plastica, legno, cartongesso, ceramica, vetro, tendaggi, grondaie in pvc, pitture, toner, stampanti, fotocopiatrici, materiale elettronico, nonché rifiuti urbani.
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