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Spaccature e tiritele nella seduta di oggi in Consiglio Comunale

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Caserta – La seduta inizia con un’ora di ritardo ore 10.30, rispetto all’orario previsto delle 9.30.

Si iniziano i lavori, con l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti con votazione a maggioranza dei presenti con alzata di mano.

La forzista Emilianna Credentino chiede lumi sulla ripartizione dell’ 8 per 1000 alla gestione statale dei fondi, sugli interventi fatti che risultano straordinari quando non seguono le stesse linee di finanziamento risponde, l’assessore Federico Pica il quale riferisce che si attenzionerà in futuro.

Speranza per Caserta tramite Francesco Apperti, chiede delucidazioni, concernenti i fondi ricevuti dalla Regione Campania per gli eventi e concerti, e di come siano stati concessi gli incarichi, visto che vige una normativa sugli appalti.

E’ stato chiesto dei 30.000 euro concessi all’organizzazione, unicamente per il presepe vivente senza che vi sia stata nessuna alcuna pubblicazione delle determine sull’albo pretorio…

Chiamato in causa l’assessore  Emiliano Casale, tiene da subito a rimarcare le oltre 2.000 presenze che l’evento del presepe detiene, inoltre per quanto riguarda il concerto di Patty Smith, un giro di parole…

…affermando anche, che la Regione per il finanziamento concesso ha erogato un acconto all’atto del contratto tra l’ente e  la cantante americana, poi si è voluto far notare delle assonanze con l’artista Renzo Arbore, il quale dovette spostare il concerto che doveva tenersi a Caserta il 26 dicembre, ma che fu spostato al 6 gennaio dell’anno successivo creando non pochi problemi  di rendicontazione alla Regione Campania.

L’assessore agli eventi tiene inoltre a precisare che, parte del finanziamento è stato devoluto alla riqualificazone del territorio.(?)

Alla presenza del coordiantore cittadino Eugenio Russo, nel gruppo di opposizione, si divide Forza ITALIA, sulla delibera per l’istituzione del punto raccolta a Casertavecchia, con una variazione di bilancio di 100mila euro che è stata sponsorizzata fortemente dal consigliere comunale Mimmo Maietta, al momento del voto il capogruppo Nicola Garofalo ed Alessio Dello Stritto hanno  deciso di votare la variazione di bilancio, mentre gli altri 2 consiglieri, Emilianna Credentino e Roberto Desiderio, hanno abbandonato la seduta consiliare. Nonostate poi si abbia avuto un chiarimento tra i banchi, sembra ci sia un po di acredine.

Nella maggioranza i problemi continuao ad esserci non hanno voluto votare le delibere sui debiti fuori bilancio e  il Sindaco a dovuto incassare in  consiglio, la presa di distanza di due consiglieri comunali (Gianfausto Iarrobino ed Antonio Ciontoli)  querelle in consiglio per la cessione di un’area di 600 mq a ridosso di via Ruggiero attualmente occupata da un’autolavaggio che però è stato venduto per una cifra irrisoria di 40mila euro.
Qualcuno maggiomente preso, da quando ha perso il suo assessore di riferimento ( Martone) si è notato nell’intervento  del consigliere comunale Gianfausto Iarrobino che attacca: “Il sindaco non mi ha convinto, io sono stufo di sanare tutti gli errori del passato. Io questa delibera non la voto e penso che debba essere ritirata”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere Pd Antonio Ciontoli che, come Iarrobino, annuncia il ‘non voto’ sulla delibera. “Io non sono nemico di nessuno, ma voglio venire in consiglio comunale ed essere tutelato. Abbiamo posto dei dubbi in commissione già a gennaio scorso ma ad oggi nulla è stato fatto se non scaricate tutte le responsabilità sui consiglieri comunali”. Ed ha aggiunto: “Noi dovevamo essere quelli che rompevano gli schemi ed invece. Se questo poi significa stare fuori da discorsi politici, allora io già sto la…”.“
Dapprima l’intervento  del capogruppo di Forza Italia Nicola Garofalo: “Qui c’è un danno patrimoniale – sostiene – perché è impensabile che un’area così grande venga venduta per quella cifra. Inoltre oggi l’assessore Pontillo ci chiede anche di declassificare la zona del marciapiede per poter così fare un altro favore a chi ha già ottenuto un prezzo stracciato che minaccia anche il Comune per chiedere il risarcimento. Tant’è – sottolinea Garofalo – che anche in una recente sentenza del TAR Campania relativa alla questione, i giudici affermano che gli atti della vendita devono essere mandati alla Corte dei Conti”.

 L’intervento di Garofalo, viene sostenuto anche dalla consigliera di Speranza Norma Naim: “Abbiamo chiesto da un anno in commissione tutti gli atti relativi alla questione, ma non ci sono stati mai forniti dal dirigente Marcello Iovino che invece oggi ci chiede di votare la declassificazione pena una possibile richiesta di risarcimento che ci potrebbe essere comminata. Va sottolineato inoltre che la sentenza del TAR Campania condanna il Comune per il silenzio e la tardività nella presentazione delle memorie del Comune di Caserta”.

Interviene subito il sindaco Carlo Marino,  a difesa dell’assessore, sottolineando come “la delibera oggi in oggetto non riguarda il procedimento amministrativo, bensì solo l’atto della declassificazione. Ed io credo che il vero problema di un possibile risarcimento danni possa giungere proprio se oggi non concludiamo l’iter amministrativo ed attendiamo la nomina di un commissario ad acta“.

Alla fine la delibera è stata approvata coi voti del resto della maggioranza.
Nel pomeriggio,  il Consiglio Comunale ha approvatola proposta della Giunta di istituire il Parco Intercomunale dei Monti Tifatini. Un lavoro che è durato circa un anno e che ha visto lavorare fianco a fianco le Amministrazioni dei Comuni di Caserta, Capua, Casapulla, Castel Morrone e San Prisco, che insieme daranno vita a questo organismo fondamentale per lo sviluppo complessivo dei territori ricadenti nell’area. Casagiove fuori dal Parco dei Monti Tifatini.( per adesione  non  pervenuta e pertanto è stata esclusa, come era noto i comuni partecipanti avrebbero dovuto inviare entro l’11 novembre, prorogato al 21 dello stesso mese
Il Comune di Caserta, che sarà capofila dell’istituendo Parco Urbano dei Monti Tifatini, avrà il compito di coordinare le attività di tutela, salvaguardia e promozione dell’area, che verrà messa in rete con le altre realtà esistenti quali, ad esempio, il Parco Regionale del Partenio o quello di Taburno Camposauro e Montemaggiore.

 Quindi, si è dato il via oggi, la procedura per l’istituzione del Parco. A dettare le condizioni per lo sviluppo del progetto è la legge 17/2003, che vede come primo step l’approvazione della perimetrazione del Parco che quindi, insieme alla documentazione completa, relativa agli aspetti caratterizzanti del paesaggio, delle componenti fisiche, naturalistiche, culturali, socio-economiche e gestionali, verrà inviata alla Regione. In questa sede sarà verificata la completezza e l’adeguatezza di tutti gli allegati affinché si possa arrivare all’approvazione del progetto del Parco.

La legge 17/2003 è orientata a garantire la difesa dell’ecosistema, il recupero del paesaggio, la valorizzazione dell’identità storico-culturale, lo sviluppo sostenibile del territorio, il sostegno dell’agricoltura e delle attività turistico-ricettive. Questa legge prevede che all’interno del perimetro del Parco ricadano aree verdi, aree paesaggisticamente rilevanti, aree agricole, immaginando il Parco non come un quadro di vincoli e soluzioni imposte dall’alto ma come un campo aperto di nuove opportunità e di nuove prospettive di valorizzazione, evitando interventi isolati in un territorio ampio in cui devono essere adottate strategie complessive di riqualificazione.

 ”Dopo  vent’anni, e molti tentativi andati a vuoto, il Consiglio Comunale riesce ad approvare l’istituzione del Parco, organismo che garantirà l’opportunità a diversi Comuni di rilievo di salvaguardare le superfici esistenti, immaginando una crescita virtuosa, che sia in grado di utilizzare al meglio le ricchezze che questa terra può offrire”.

 

 

 

 

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