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Tentato furto alla LIDL di Caserta tutti a processo

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Tre persone sono state raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini per un tentato furto avvenuto lo scorso 27 aprile 2024 nell’area di carico e scarico merci del supermercato Lidl di via Borsellino, a Caserta. Si tratta di:

  • Maria Antonia C., 45 anni, residente a Caserta;

  • Luca V., 48 anni, originario di Napoli e senza fissa dimora;

  • Mohamed Amir B., 34 anni, di origine marocchina e residente a Caserta.

Secondo gli elementi raccolti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, coordinata dal pubblico ministero Stefania Cataldi, i tre indagati si sarebbero introdotti all’interno dell’area di servizio del supermercato a bordo di una Toyota Corolla, risultata poi rubata. Una volta all’interno dell’area riservata alle operazioni di carico e scarico, avrebbero tentato di impossessarsi di alcune pedane di legno utilizzate per lo stoccaggio delle merci.

Le indagini, avviate immediatamente dopo l’evento, hanno fatto emergere che la Toyota Corolla utilizzata per commettere il reato era stata sottratta poco prima e che i tre indagati si erano accordati per portare via il materiale in legno. I sistemi di videosorveglianza del supermercato, insieme alle dichiarazioni dei testimoni presenti nelle vicinanze, avrebbero consentito agli inquirenti di identificare i sospetti e ricostruire la dinamica del tentato furto.

Nei giorni scorsi, l’avvocato Nello Sgambato ha ricevuto per conto di Maria Antonia C., Luca V. e Mohamed Amir B. l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che di fatto fissa il passaggio successivo: l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio o altre misure difensive. Gli indagati, come previsto dalla procedura, avranno ora la possibilità di presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati prima di un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.

Nel mirino degli inquirenti, oltre all’aspetto della sottrazione della Toyota Corolla, resta l’aggravante legata al fatto che il tentato furto sia avvenuto in un’area privata di un esercizio commerciale, con il coinvolgimento di un veicolo provento di furto. Se riconosciuti colpevoli, i reati contestati – tentato furto e ricettazione – potrebbero comportare per gli indagati pene fino a cinque anni di reclusione.

La vicenda richiama l’attenzione sulla sicurezza dei parcheggi e delle aree di servizio dei supermercati, soprattutto nelle ore serali e notturne. Nelle prossime settimane la Procura di Santa Maria Capua Vetere analizzerà le risultanze delle indagini e deciderà se formulare la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei tre indagati. Nel frattempo, i responsabili del supermercato affermeranno probabilmente di aver già predisposto controlli più stringenti e una maggiore vigilanza nell’area di carico e scarico merci, al fine di prevenire tentativi di furto simili in futuro.

  
     
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