Terra dei fuochi, lo studio: “Concentrazioni elevate e fuori norma di metalli pesanti nel sangue dei malati di cancro”

«Nella ‘Terra dei Fuochi’ è a rischio il primo principio base della biologia: quello della conservazione della specie. E parliamo della specie umana». Così il sen. Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, a commento di un recente studio campano che rivela come, tra gli abitanti delle province di Napoli e Caserta, sei uomini su…

«Nella ‘Terra dei Fuochi’ è a rischio il primo principio base della biologia: quello della conservazione della specie. E parliamo della specie umana».

Così il sen. Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, a commento di un recente studio campano che rivela come, tra gli abitanti delle province di Napoli e Caserta, sei uomini su dieci siano a rischio infertilità a causa dell’inquinamento ambientale. I rifiuti riversati in quelle aree geografiche, infatti, entrando a contatto con la popolazione, ne alterano il Dna, rendendo gli individui più esposti all’insorgenza di patologie oncologiche ed ad una possibile incapacità fecondativa, anche in soggetti giovanissimi.

«Gli studi saranno presentati indicando che l’inquinamento è di tipo microscopico dovuto a metalli pesanti, nanoparticelle, polveri sottili, diossina e altri prodotti chimici in grado di indurre finanche delle modificazioni epigenetiche – prosegue D’Anna -. Quindi, del tutto inutile la ricerca finora portata avanti relativa alla presenza di macroinquinanti, ovvero l’interramento di sostanze tossiche e nocive».

Il convegno “Ecotossicologia ed effetti sulla salute umana”, che si terrà al Real Borgo di San Leucio (Caserta) il 13 dicembre, ha affrontato proprio i temi legati all’epidemiologia ed alla tutela della salute generale degli abitanti di uno dei siti a più alto tasso d’inquinamento del nostro Paese.

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