La situazione a Caserta sembra davvero complessa e delicata. L’ipotesi di uno scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche e altre vicende giudiziarie potrebbe avere un forte impatto sulla comunità e sull’amministrazione locale. La decisione finale del Ministro dell’Interno e la possibilità di un commissariamento segnano un punto critico per la città. Questo tipo di intervento da parte della Prefettura e del governo centrale indica che il caso è ritenuto particolarmente serio, tanto da non coinvolgere nemmeno il sindaco Carlo Marino e Marcello De Rosa Presidente della Provincia nella discussione.
E’ molto probabile che all’incontro si sia parlato della relazione inviata alla prefetta Lucia Volpe il 6 febbraio dai commissari, il prefetto Maurizio Masciopinto, la viceprefetta aggiunto Laura Mattiucci e il maggiore della Guardia di finanza Gianfranco Mozzillo.
Noi sostieniamo che la decisione della prefetta di non invitare il sindaco Carlo Marino e il presidente facente funzioni della Provincia, Marcello De Rosa, al meeting in Prefettura sia stata una mossa appropriata. In particolare, la scelta è giustificata dal fatto che entrambi sono coinvolti in indagini e procedimenti legali che riguardano accuse gravi, come corruzione e truffa, e che i loro legami con la criminalità organizzata potrebbero compromettere la serietà del comitato per la sicurezza pubblica, anche in virtù alle indagini in corso, che riguardano anche il giro di mazzette e le infiltrazioni mafiose all’interno degli uffici comunali e provinciali, con collegamenti specifici tra gli indagati e clan noti della zona, come il clan Belforte e il clan dei Casalesi.
Noi della redazione non possiamo che dare una valutazione positiva della gestione della prefetta, che ha voluto inviare un messaggio chiaro alla cittadinanza riguardo alla sua posizione nei confronti di chi è accusato di coinvolgimento in attività illegali, in particolare in un contesto di amministrazione pubblica e sicurezza.La situazione appare anche come un campanello d’allarme per altre amministrazioni locali che potrebbero trovarsi in una condizione simile.
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