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Chi non ha il coraggio di alzare la testa non ha il diritto di lamentarsi

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Chi non ha il coraggio di alzare la testa non ha il diritto di lamentarsi

Chi non ha il coraggio di alzare la testa non ha il diritto di lamentarsi. Largo Amico. Caserta ore 15:00. Comincia a formarsi un presidio di oltre 50 persone. Tra docenti, genitori, personale Ata, collaboratori scolastici e rappresentanti degli studenti. Tutti che in maniera ordinata “attraversavano” via Roma alternandosi sulle strisce pedonali, causando non pochi disagi alla circolazione stradale in entrata e in uscita dalla città.

 

Chi non ha il coraggio di alzare la testa non ha il diritto di lamentarsi

Decreto Salva Province. Ancora nulla ci è dato sapere

Ente Provincia di Caserta. 300 posti di lavoro a rischio e scuole chiuse dal 19 aprile se non arrivano i fondi

I manifestanti, rallentavano infatti gli automobilisti, nel tempo stesso e informavano tutte le persone delle ragioni della protesta.

Ovvero si protestava perchè:

  • è intenzione della Provincia di Caserta, che si vede costretta a chiudere le scuole secondarie prima della fine dell’anno scolastico 2016/2017, qualora nei prossimi giorni il Governo non dovesse approvare il Decreto “Salva Province“;
  • si è solidali con i lavoratori di Ente Provincia e controllate che hanno perso il lavoro e con chi è in procinto di perderlo, essendo alle dipendenze dell’Ente Provincia di Caserta.

Le scuole crollano, i genitori non cedono

Le scuole crollano, i genitori non cedono”. E’ la scritta che svetta sullo striscione delle madri degli alunni degli istituti Diaz, Terra di Lavoro di Caserta, del  I.P.S.E.O.A. E. V. Cappello e del liceo Pizzi di Capua.

No ad una scuola da terzo mondo a Caserta

In prima linea, erano presenti anche i rappresentanti della Rete Informale Genitori delle Scuole. Ciro Guerriero e il portavoce Umberto Marzuillo, uniti nello slogan “No ad una scuola da terzo mondo”.

La cittadinanza in questo momento ha bisogno di verità. Dispiace che non ci siano altre persone qui con noi, questo è un problema che dovrebbe riguardare tutti noi cittadini. Stiamo combattendo per un diritto sacrosanto e anche per quelli che la pensano come me, ma non possono per ordini di scuderia, non lo accetto, questa battaglia non ha colori, dovrebbero essere tutti al nostro fianco, se non per gli altri, almeno per se stessi e per i propri figli. Dare l’esempio oggi ai nostri figli è estremamente importante, perché i nostri giovani costituiscono la futura classe dirigente di questa città, di questa provincia e  bisogna tenere la testa alta – ha dichiarato Ciro Guerriero.

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