Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

, ,

Gli allevatori imbufaliti: “Ci vogliono fottere”

Avatar Redazione
Home > Animali > Gli allevatori imbufaliti: “Ci vogliono fottere”

CASERTA – Sono arrivati in città con i loro trattori ,con tanto di bara, il corteo funebre con la banda musicale, hanno manifestato contro il piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc varato nello scorso mese di marzo, per il centro di Caserta: “Ogni trattore oggi in strada è una cambiale da pagare”, commenta un’allevatore bufalino dall’interno del corteo.

E lo hanno fatto con tanto di bara, manifesti e marcia funebre (suonata da una banda musicale proveniente da Bellona) per ricordare le 300 aziende di Terra di Lavoro costrette a chiudere per le 140mila bufale abbattute nell’ultimo decennio, il 99% delle quali – si è scoperto – non erano malate ma assolutamente sane; c’erano anche 140 bottiglie contenente liquido rosso a simboleggiare il sangue di ogni bufala abbattuta ingiustamente.

Il portavoce Fabbris ha inveito duramente contro i nemici veri degli allevatori: le multinazionali del latte, della carne e l’apparato di tecnocrati: “lucrano sulla pelle degli allevatori”, ha detto. Infine l’appello ai veterinari che materialmente effettuano i controlli nelle aziende: “disobbedite”, ha concluso Fabbris. Parole che sono state riprese anche da Adriano Noviello,  presidente dell’associazione di tutela degli allevamenti bufalini: “Le istituzioni devono essere trasparenti perché qui non c’è solo il simbolo del sangue delle bufale ma c’è anche il sangue nostro e quello delle 300 aziende costrette alla chiusura”, ha dichiarato.

Una situazione che riguarda quasi esclusivamente il Casertano – il Salernitano, altra zona di allevamento e produzione della mozzarella Dop ne è quasi immune – e in particolare quattro comuni focolaio, ovvero Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Cancello e Arnone e Castel Volturno, dove si concentra la più grande percentuale di allevamenti e di produzione della mozzarella Dop. Tanti gli allevatori giovani presenti, di seconda o terza generazione, qualcuno laureato ma tutti orgogliosi del loro lavoro che valorizza il territorio. Gli allevatori già vennero in corteo a Caserta a gennaio, e poi hanno dato vita a numerose proteste.

 

Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie