Napoli, conflitto a fuoco: morto 15enne colpito da proiettile in testa. I parenti devastano l’ospedale

Questa notte, un 15enne napoletano è stato ferito da colpi di pistola alla testa e al torace ed è morto in ospedale dopo il tentativo di salvarlo da parte dei medici. Il minore era stato soccorso da un’ambulanza del 118 in via Generale Giordano Orsini, nella zona di Santa Lucia. Le sue condizioni erano apparse subito…

Questa notte, un 15enne napoletano è stato ferito da colpi di pistola alla testa e al torace ed è morto in ospedale dopo il tentativo di salvarlo da parte dei medici. Il minore era stato soccorso da un’ambulanza del 118 in via Generale Giordano Orsini, nella zona di Santa Lucia.

Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi per le ferite d’arma da fuoco riportate.

Il 15enne trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione ma è deceduto a causa della grave compromissione delle sue funzioni vitali.

L’area del pronto soccorso del presidio della Pignasecca è stata letteralmente assalita da familiari e amici del minore che, dopo la notizia della morte del 15enne, sono entrati in ospedale e hanno devastato computer, macchinari, barelle e presidi medici.

Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato. 

Alle 7,30 è stata dichiarata la sospensione dell’attività del pronto soccorso del Pellegrini ed è stato necessario trasportare altrove alcuni pazienti gravi che erano al pronto soccorso. 

Sembra che le cause del ferimento emergono a seguito di un conflitto a fuoco avvenuto questa notte, alle 2.30 circa, tra un carabinieri e una babygang nel centro di Napoli. 

La pistola del baby rapinatore era una “replica” Era una ‘replica’ di una pistola vera, in metallo e del tutto simile a quella in uso alle forze dell’ordine, fanno sapere i carabinieri, quella utilizzata dal minorenne ucciso la notte scorsa da un militare in abiti civili durante un tentativo di rapina a Napoli. Le stesse fonti rilevano che era uguale al modello Beretta 92. Le indagini sono condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale dei carabinieri.

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