Sanità: la Regione Campania da l’ok al piano da 145 milioni di euro per gli ospedali casertani

Ospedali nuovi e interventi di ristrutturazione su vecchi plessi; forniture di nuove apparecchiature elettromedicali ma anche di strumentazioni per terapie all’avanguardia e per diagnostica avanzata. Con un miliardo e 83 milioni di euro la Regione Campania conta di portare nei prossimi anni la sanità campana a livelli di eccellenza. Sono più di 70 i plessi…

Ospedali nuovi e interventi di ristrutturazione su vecchi plessi; forniture di nuove apparecchiature elettromedicali ma anche di strumentazioni per terapie all’avanguardia e per diagnostica avanzata. Con un miliardo e 83 milioni di euro la Regione Campania conta di portare nei prossimi anni la sanità campana a livelli di eccellenza. Sono più di 70 i plessi ospedalieri e sanitari che saranno destinatari di fondi previsti da leggi ordinarie per l’edilizia ospedaliera.

“E’ un risultato storico – sottolinea il presidente, Vincenzo De Luca – perchè da vent’anni non si faceva ricorso a questi fondi. Possiamo farlo perchè abbiamo risanato i conti e perchè abbiamo approvato un piano ospedaliero”. Erano infatti queste le condizioni essenziali che negli anni scorsi hanno bloccato l’accesso alle risorse. Il primo agosto scorso il ministero della Salute ha dato il via libero definitivo al piano, che è passato al vaglio di più strutture di controllo a partire dal febbraio dello scorso anno.

Gli interventi più corposi riguardano la realizzazione di nuovi ospedali, primo tra tutti il nuovo Ruggi d’Aragona di Salerno, dove il vecchio plesso dovrà chiudere, perchè non a norma, entro i prossimi tre anni. Per questo intervento sono previsti 330 milioni di euro. Nascerà il nuovo ospedale della Penisola Sorrentina a Sant’Agnello, per il quale i comuni peninsulari hanno già trovato l’intesa sulla dislocazione. Anche a Giugliano, nell’area nord di Napoli ci sarà un nuovo ospedale con una spesa prevista di 65 milioni di euro.

Anche l’ospedale San Paolo di Napoli, storico nosocomio nel quartiere Ovest di Fuorigrotta è destinatario di un finanziamento cospicuo per una ristrutturazione profonda, per la quale saranno utilizzati 91 milioni di euro. L’Istituto Pascale di Napoli, eccellenza nella cura dei tumori, potrà, grazie a uno stanziamento di 40 milioni di euro, dotarsi di un sistema di proton terapia e sarà il secondo ospedale in Italia dotato di questa tecnologia.

L’ospedale Cardarelli, uno dei più grandi nosocomi del Sud e il più grande di Napoli, beneficerà di oltre 50 milioni di euro per ristrutturare due padiglioni e dotarsi di nuove tecnologie.

Un intervento importante è previsto anche il pediatrico Santobono, dove con 11 milioni si attrezzerà il polo oncologico pediatrico e con altri 8 il reparto di nefrologia. Gli interventi riguarderanno anche le altre province. A Benevento saranno destinati complessivamente venti milioni di euro per le ristrutturazioni e le dotazioni dell’ospedale Rummo. Ad Avellino 23 milioni sono per l’ospedale Moscati e altri 7 per l’ospedale di Solofra.

Per quanto riguarda le altre opere che rientrano nel piano 27 milioni sono previsti per il Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per la realizzazione di un nuovo edificio mentre 25 milioni saranno stanziati per l’acquisto di apparecchiature per la costituzione del parco tecnologico del costruendo Policlinico. Mentre a Marcianise sorgerà un nuovo ospedale, per il quale sono stati finanziati 23 milioni di euro. Altri 60 milioni saranno destinati alle strutture di Sessa Aurunca.

“Daremo così anche un respiro all’economia campana – rileva De Luca – un miliardo di euro per aziende, per studi professionali e per decine e decine di posti di lavoro, nei prossimi anni”. De Luca sottolinea anche che i tempi di realizzazione dovranno essere rigorosi e brevi. Due anni a partire dall’approvazione dei progetti esecutivi. Da settembre prossimo si avvieranno i contatti con le aziende sanitarie e ospedaliere per le progettazioni che riguarderanno i piccoli e medi interventi. Per quelli più corposi bisognerà bandire gare. “E’ scegliere studi di progettazione importanti – aggiunge De Luca – perchè vogliamo che la nuova edilizia sanitaria sia anche bella”.

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