CASERTA – Quando si parla di disabilità, il riferimento all’articolo 3 della Costituzione diventa doppiamente significativo.
Si tratta, infatti, di prendere alla lettera quello che non a caso è definito il dettato costituzionale, e rimuovere per prima cosa gli ostacoli fisici che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini disabili, ma anche di cogliere appieno lo spirito della norma, eliminando le barriere economiche e sociali che affliggono queste persone.
In seguito a tante richieste di intervento, da parte di cittadini indignati, una delegazione di Caserta Kest’è ha percorso a piedi alcune strade della città, come Viale Cappiello ,Via Unità Italiana, Via Ferrarecce, Viale Lincoln, per verificare lo stato delle strade e degli attraversamenti pedonali rialzati che sono stati realizzati negli ultimi giorni dall’amministrazione comunale guidata da Carlo Marino, nei pressi delle scuole .
Una sorta di Fitwalking per rendersi conto delle difficoltà che devono affrontare i portatori di handicap nel loro tragitto quotidiano in una città che con loro non è mai stata particolarmente generosa e comprensiva.
La «gimkana» affrontata da Caserta Kest’è insieme al presidente dott. Ciro Guerriero, affiancati dal responsabile tecnico per i problemi delle fasce sociali più deboli, ha fatto si che si rendessero conto degli ostacoli che i cittadini sono costretti ad affrontare quotidianamente nel provare di camminare per i marciapiedi, la dove mancano gli accessi per i disabili.
Guerriero afferma amareggiato :”A volte basterebbe poco per dimostrarsi lungimiranti nella realizzazione di un’opera pubblica, specie se tale opera mira ad abbattere le cosiddette barriere architettoniche e agevolare l’autonomia dei disabili, degli anziani, delle mamme con carrozzine e di tutti coloro che hanno difficoltà a muoversi, anche in prossimità di un centro medico o una scuola. Secondo il decreto ministeriale 236/89 alcune indicazioni tecniche prescrivono, relativamente alle pendenze, di scendere al 5 per cento, cioè fare rampe meno ripide, perché l’8 per cento indicato può creare dei problemi (ad esempio il ribaltamento) a disabili che si muovono non accompagnati o con mezzi elettrici. A Caserta ci sono seri problemi per la mobilità dei disabili, eppure sono elettori anche loro, mi sorge il terribile dubbio che queste persone non vengono considerate perchè – conclude il presidente di Caserta Kest’è – a causa delle barriere non hanno avuto la possibilità anche di votare e quindi non ‘meritevoli’ di avere un servizio.”
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Sul social network inevitabile la polemica: La carrozzina di un disabile che viaggi sul marciapiede deve poter accedere alle strisce pedonali senza dover affrontare il dislivello tra marciapiede e piano stradale. La piattaforma sulla quale sono disegnate le strisce avrebbe dovuto essere installata alla stessa quota del marciapiede per evitare dislivelli. Una cosa del genere dovrebbe essere affrontata partendo dai requisiti dell’installazione, mentre questa Amministrazione viaggia a livelli di improvvisazione imbarazzanti. Non è sufficiente scimmiottare qualcosa per dotarcene: occorre invece realizzare opere conformi ai requisiti per i quali siano state progettate, altrimenti non servono a nulla.
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A questo punto, aspettiamo che il Sindaco ci dia delle risposte soprattutto in considerazione di quei cittadini che avrebbero dovuto vedere migliorate le proprie condizioni di vita e invece si ritrovano a dover fare i conti con la stessa situazione di prima.
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