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Sott’accusa la gestione del lager- canile Dog’s Town

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PIGNATARO MAGGIORE. “Chi controlla i controllori? E’ scandaloso pensare al conflitto d’interesse del Garante dei diritti degli animali della Regione Campania che ha sicuramente lucrato e ottenuto dei favori grazie al suo ruolo. Cos’ha da nascondere questo personaggio che si rifiuta di rispondere a chi lo sta accusando e non si è fatto trovare nella sua struttura per un confronto?”, tuona Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale Partito Politico Rivoluzione Ecologista Animalista-REA.

“Il garante ha affidato a due veterinarie della ASL un’area del Dog Village per il servizio veterinario Canile Sanitario e che per prassi hanno sterilizzato i cuccioli a due tre mesi. Molti di loro sono morti per il fatto che gli interventi sono precoci e forse per le infezioni scaturite sicuramente dalla sporcizia delle gabbie dove venivano messi dopo l’intervento”, spiega Caramanica.

“Abbiamo assistito a scene surreali documentate nella nota struttura canile Dog’s Town srl per la custodia degli animali a Pignataro Maggiore. La denuncia arriva da una volontaria esterna della struttura che ha deciso di provvedere all’adozione di un cagnolino. Durante la pratica di pre-affido, lo staff veterinario ha chiesto alla volontaria di portare l’esemplare di appena tre mesi per farlo castrare. Molti esemplari sono morti e sarebbero stati sepolti nell’area esterna”.

“Giovanni Ferrara – spiega in un comunicato la Caramanica” nominato nel mese di ottobre 2023 Garante dei diritti degli Animali della Regione Campania è responsabile di quanto accaduto si è nascosto e non ha voluto parlare con la volontaria. La sua struttura per la custodia di animali presterebbe anche servizio di canile sanitario ma, dalle immagini, l’ambulatorio veterinario non è idoneo per gli interventi. Un hangar improvvisato a sala operatoria, priva di strumentazioni, dove gli interventi vengono eseguiti su due lettini di metallo, in mezzo ad una stanza, davanti alle gabbie con altri animali in degenza nelle gabbie sporche senza neanche i tappetini assorbenti per gli escrementi. Alcuni volontari e un veterinario che lavoravano nel posto l’hanno addirittura definita ‘la stanza degli orrori’. Dai video condivisi si vedono escrementi e siringhe e sangue sui lettini”.

“Perché il  Garante dei diritti degli animali non risponde? E’ ora di utilizzare tutti i mezzi a disposizione, anche l’esercito per controllare queste strutture. Troppi favoritismi e clientelismo ma soprattutto fondi pubblici in mano a chi lucra sulla pelle degli animali e dello Stato. C’è collusione ovunque”, conclude il Segretario Nazionale REA.

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