SANTA MARIA CAPUA VETERE. Le intercettazioni telefoniche e ambientali disposte nell’operazione ‘Foreign cars’ saranno prove del processo per frode fiscale a carico dell’imprenditore Raffaele Perrino, del suo braccio destro Franco Emilio Viti e di altri tredici imputati coinvolti in un traffico di auto di lusso con l’ estero.
I giudici della prima sezione collegio c hanno rigettato le questioni poste dalla difesa nella precedente udienza circa l’utilizzabilità delle intercettazioni in quanto prive di copertura legale, cioè non autorizzate. I giudici hanno ritenuto fondate le richieste del pubblico ministero Condello ed hanno disposto per l’ udienza del dieci giugno il conferimento dell’incarico per la trascrizione, in quella data è prevista anche l’ apertura dell’istruttoria dibattimentale con l’ escussione di quattro finanzieri della tenenza di Capua che hanno svolto le prime indagini.
Gli imputati, secondo i diversi ruoli, sono accusati di concorso in evasione fiscale per una compravendita di oltre duecento auto di lusso dalla Germania, dal Belgio e dalla Repubblica Ceca grazie anche a società create all’ estero da Perrino per arricchirsi senza pagare le tasse
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