Volatissima Serie A ENILIVE: Inzaghi e Conte, ultimi fuochi per una poltrona da Re
Siamo ormai nella volata finale della Serie A ENILIVE, un rettilineo di arrivo che sa di sprint da centometristi, dove due protagonisti si contendono lo scettro. Anzi, verrebbe da dire: una poltrona per due. Da una parte l’Inter del “demone” Simone Inzaghi, dall’altra il Napoli del gladiatore Antonio Conte.
Simone, finalmente libero dall’ombra del fratello Super Pippo (con cui ha condiviso l’esordio in maglia azzurra), ha ormai costruito una carriera da condottiero vero. Un tempo l’uomo dei pareggi e delle crisi improvvise alla Lazio, oggi invece un allenatore maturo, stratega, capace di proteggere il suo gruppo dentro e fuori dal campo, pronto di battuta anche in sala stampa.
E ora eccoci qui, nel tratto più emozionante: sette finali da giocare, con l’Inter che sogna un triplete bis, come nei giorni dorati di José Mourinho.
Certo, non c’è la corazzata di allora – i Chivu, Zanetti, Milito, Eto’o, Sneijder, Maicon e compagnia devastante – ma c’è un’anima forte, cementata dalla fame di vittorie.
E guarda caso, proprio come nel 2010, sulla strada c’è di nuovo il Barcellona. Gli incroci del destino che fanno tremare i polsi.
Sul fronte azzurro, invece, il Napoli di Antonio Conte – uomo amato e odiato in egual misura, soprattutto per il suo DNA bianconero – è out da tutte le coppe e può concentrarsi solo sul campionato.
Un solo impegno a settimana: sabato o domenica, riposo e benzina piena nelle gambe. E già domani la prova del nove contro il Bologna, una delle rivelazioni stagionali, che sogna a sua volta un posto in Champions.
Calendario alla mano, il Napoli ha un percorso decisamente più abbordabile rispetto all’Inter.
Ma in questo campionato pazzo, sconsigliato ai deboli di cuore, tutto può succedere.
E occhio all’eventuale spareggio Scudetto:
se Inter e Napoli dovessero chiudere a pari punti, niente calcoli sugli scontri diretti (che sono in perfetto equilibrio: 1-1 all’andata e 1-1 al ritorno).
Si andrebbe a una partita secca, in casa della squadra con la miglior differenza reti, e se servirà… si deciderà perfino a sorteggio.
Una prospettiva da brividi: una finale per il titolo, come nei film.
Intanto, tra una punzecchiatura e una frecciata, i due condottieri – Simone Inzaghi e Antonio Conte – continuano a lanciarsi messaggi poco diplomatici, mentre i rispettivi bomber, Lautaro Martinez da una parte e Romelu Lukaku dall’altra (che si ritrovano a distanza dopo aver condiviso battaglie nerazzurre), sparano le ultime cartucce.
Il finale è già scritto nell’aria:
“Chi sbaglia, è perduto.”
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