È di qualche ora fa , l’ennesimo episodio delinquenziale avvenuto a Caserta , più precisamente sul Corso Trieste, la strada principale della città. Questa volta la malcapitata è la titolare del negozio Basile Gioielli, la quale mentre era sull’uscio della porta del negozio, è stata importunata ( palpeggiata) , da un branco di bulli, senza potersi difendere.
Non contenti del misfatto , il branco ha continuato l’aggressione anche nei confronti di una coppia di anziani che erano seduti sulla panchina antistante il negozio Urban Jungle.
Fortunatamente il tempestivo intervento di alcuni passanti e commercianti ha messo in fuga il gruppo di bulli maleducati .
Uno dei bulli si dava alla fuga lasciando sul posto la bici, mentre un’altro, in sella alla bici prendeva a pugni e schiaffi una coppia di anziani seduti a conversare sulla panchina per poi continuare con il suo comportamento violento contro altri anziani e malcapitati di turno.
Episodi del genere si verificano quasi quotidianamente, nel centro storico di Caserta, anche perché la Ztl ha trasformato il Corso Trieste in un deserto, per la chiusura di numerose attività commerciali che ha determinato lo spopolamento dell’arteria cittadina, consentendo ai branchi di agire indisturbati sopratutto per la mancanza di controllo del territorio.
A Caserta il grave problema della criminalità e la quasi totale mancanza di sicurezza, che desta non poca preoccupazione e purtroppo non si vede via d’uscita. I politici e gli amministratori, di annunci e parole ne hanno fatte tante ma le soluzioni non si sono viste. L’allarme sicurezza che il Presidente di Caserta Kest’è, lancia da tempo, è una reale :
“Preoccupazione che cresce – dichiara dott. Ciro Guerriero- perché la gente ha paura che se ne accompagnino in realtà altri casi , più o meno gravi, di molestie, di prevaricazioni, di furti, anche conosciuti dall’autorità, che non finiscono, però, sui giornali per una serie di motivi, in particolar modo per non destare preoccupazione eccessiva; ma che vengono conosciuti e diffusi dalla gente, contribuendo a consolidare un clima di insicurezza diffusa.
Preoccupazione perché la gente non riesce a comprendere bene perché e in quale modo i soggetti che compiono tali violenze, il giorno dopo, possono ritornare con tranquillità in libertà e giudica allora che di uno Stato, con tutte le sue istituzioni, duro con le persone perbene, tollerante con i mascalzoni, e che non riesce comunque a garantire sicurezza, non ci si può davvero fidare.” – conclude dott. Ciro Guerriero.
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