Chi perde il lavoro in Italia perde tutto. Chi ha una famiglia da mantenere e si trova da un giorno all’altro in mezzo a una strada non ha protezioni sociali. E’ espulso dal sistema. Pagare le tasse per venti o trent’anni non gli dà nessun diritto. Essere cittadino italiano nessuna protezione. Lo Stato è assente.
Lo sanno bene, gli ex dipendenti dell’azienda Magma Group, che domani mattina metteranno in piedi una giornata di sciopero dinanzi la sede di Progress. A raccontarci la loro storia, sono gli otto lavoratori licenziati dalla suddetta società.”Stiamo protestando perchè l’azienda Magma Group ha messo in atto una serie di licenziamenti dal 26 settembre fino agli inizi di ottobre, secondo noi , ingiustamente, mandando per strada 8 famiglie”. “Noi proponiamo un’accordo visto che l’azienda non ha mai voluto ascoltare le nostre doglianze. È frustrante, perché c’è grande delusione. Già il lavoro è duro, ma è ancora peggio quando sai che ti manderanno via e che non esiste un posto per te in un’altra azienda”.
La disperazione degli otto lavoratori, negli ultimi giorni, si sta facendo sempre più acuta tanto che un dipendente licenziato a minacciato anche di togliersi la vita. “Come si può vivere senza un lavoro e con la crisi economica dei nostri giorni? Questi licenziamenti distruggeranno intere famiglie. Come si può spiegare ad un bambino che può ricevere per Natale il giocattolo tanto desiderato perché il papà non ha più un lavoro? “Queste sono alcune delle domande che gli ex dipendenti della società Magma Group si stanno ponendo con l’augurio che questa tragica situazione possa risolversi nel migliore dei modi . Perché nonostante tutto, loro non demordono: “Restiamo fiduciosi augurandoci che l’azienda apra gli occhi, invece di procedere a licenziamenti indiscriminati e ci aiuti a continuare a vivere dignitosamente, reintegrandoci al proprio posto di lavoro”.
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