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Guerriero: ” Il Biodigestore? Si farà, basta recite !”

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Caserta –  Guerriero:  ‘Gentaglia dalle lacrime di coccodrillo! queste le prime parole dell’ex candidato Sindaco Ciro Guerriero. Prendo atto della necessità di dotarsi di impianti per lo smaltimento dei rifiuti ma bisogna anche tener conto di alcune criticità che possono emergere da tali realizzazioni e che spaventano la cittadinanza e tutti noi: tra queste la sede scelta per l’impianto, a poca distanza dalla Reggia di Caserta, patrimonio dell’umanità, e dalla stazione ferroviaria, anche se altri insediamenti industriali già esistono. Ma la verità che nessuno dice è che il biodigestore in zona Ponteselice si farà. Questa è l’intenzione dell’amministrazione comunale guidata dal rieletto Carlo Marino. Inoltre è quanto emerge dal decreto dirigenziale firmato dal dirigente della Regione Campania Lucia Pagnozzi che, con proprio atto del 27 settembre scorso, ha fermato l’iter per la revoca del finanziamento provvisorio concesso al Comune di Caserta. Il sindaco Marino il 20 settembre in piena campagna elettorale aveva annunciato la volontà di cambiare location,(‘dialettica elettorale’ cit F.Bonavitacola)  ma il 27 settembre dagli uffici dell’Ente che lui amministra è partito il cronoprogramma che ha evitato la revoca del finanziamento. Lavori da appaltare entro dicembre 2022′.

E’ un fiume in piena Guerriero, leader di Caserta Kest’è « Da non dimenticare l’eventuale inquinamento odorigeno, l’impatto ambientale e paesaggistico, il traffico di mezzi pesanti per raggiungere la località. Non dimentichiamo, inoltre, che la nostra terra, ora tristemente nota come Terra dei Fuochi, è già stata troppo spesso maltrattata e inquinata, usurpata e trasformata in discarica a cielo aperto, in cui insieme alle sostanze inquinanti, si è diffusa una forte illegalità e corruzione. I dati emersi lo scorso febbraio dal rapporto promosso dalla Procura di Napoli Nord e dall’Istituto Superiore di Sanità, ci parlano di un chiaro nesso di causalita’ tra la presenza di rifiuti tossici nei nostri territori e l’insorgenza di gravi patologie. Non sono perciò più ammissibili errori: la salute è un bene comune primario. Non possiamo più sbagliare! Abbiamo invece bisogno, oggi più che mai, di scelte lungimiranti e politiche coraggiose che, spinte da una conversione ecologica, rispettino la nostra casa comune, che tuteli la nostra salute e la vita delle future generazioni».

E’ un argomento abbastanza  «caldo» che è già stato al centro della recente campagna elettorale per le comunali vinte dall’esponente di Pd e centrosinistra Carlo Marino (riconfermato sindaco), che più volte ha spiegato che l’impianto si deve fare, aprendo però ad un cambio di location, da stabilire in un apposito tavolo di confronto ancora da convocare, per venire incontro alle tante proteste di associazioni e cittadini.

Presso la Regione, che finanzia l’opera, ricordiamo ai lettori che, il giorno 5 novembre  il consigliere regionale della Campania, Gianpiero Zinzi,  nel corso del Question Time, ha interrogato per fare chiarezza, il vice-presidente e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola sull’iter per la realizzazione del Biodigestore a Caserta.  Bonavitacola ha risposto che  l’impianto va fatto a Ponteselice, a ridosso del quartiere Acquaviva e a 800mt dalla Reggia di Caserta, pena la perdita del finanziamento, e detto ciò si mette la parola fine alle tante fandonie che il sindaco di Caserta ha detto in campagna elettorale ai casertani e a tutti quelli che dicono che vogliono il ‘bene’ di Caserta e dei suoi dormienti ospiti.

 

 

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