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Il centrodestra prende tempo e Guerriero lasciato ‘solo’ a fare l’opposizione

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Caserta – Sta cominciando a circolare una data, per la ‘svolta’ nel centrodestra. La data magica sarebbe quella di maggio. Bene o male, entro la fine del mese mariano, anche il centrodestra entrerà in partita. Se ci sarà ancora una partita da giocare visto che questo ‘balzano’ (ed è dire poco) comportamento del centrodestra sta spianando una vera e propria autostrada al sindaco uscente Carlo Marino che, malgrado non abbia esattamente quello che si definisce il vento in poppa, rischia di ritrovarsi a fare nuovamente il sindaco di Caserta.

Quale partita i leader del centrodestra vorranno giocare a maggio, quando Marino avrà aggregato tutto l’aggregabile? Una partita a perdere, viene da pensare visto che da ottobre ad oggi i passi compiuti dalle forze di centrodestra sono stati pochi e anche malfatti.

Sin dall’alba  di questo eterno rimandare  storceva il naso il candidato civico di centrodestra Ciro Guerriero che aveva scelto di partecipare ai tavoli di coalizione.  Il Guerriero, che è noto, non si fa passare la mosca per il naso, anche questa volta non le manda certo a dire agli ‘amici’ del centrodestra anzi, ribadisce con veemenza: “E’ una cosa vergognosa quella che sta succedendo a Caserta – dichiara il candidato sindaco di Caserta Kest’è – mente Marino si sta facendo la campagna elettorale con i soldi pubblici, non c’è un consigliere eletto o un leader del centrodestra che abbia detto una parola di fronte a questo scandalo, a dimostrazione e conferma, che il tavolo di coalizione era solo una farloccata”.

A Guerriero non sono andate giù diverse cose di queste settimane, dagli appuntamenti di coalizione convocati dal Cicala, il subentrato consigliere di Città Futura,  alla confusione sui partecipanti per finire alla scelta di sospendere le riunioni con la zona rossa.

“Al tavolo di centrodestra sono venuti tutti a giocare a monopoli, ognuno con la sua strategia – sostiene Ciro Guerriero – Città futura ha presentato 5 simboli, che poi sono diventati 3, ma che erano e sono sempre vuoti, con l’aggravante di voler ‘gestire’ il tavolo e di far ritirare i candidati in corsa. Del Gaudio – continua – non si è mai presentato e sta riempiendo le liste in attesa di i soliti amici con i voti che saranno eletti a discapito dei primipari (ne avrete conferma alla presentazione delle liste ).  La comitiva di Caserta Nuova  è finita alla fine del giro delle 4 chiese, a  coordinare il tavolo di Italia Viva. Io mi domando è serio tutto questo? Io ho rifiutato la logica delle tante liste, il progetto  Caserta Kest’è , non ha bisogno di un branco per essere credibile e competitivo.

Se lorsignori notabili, vogliono continuare il monopoli lo faranno senza di me. Mi definicono un urlatore – conclude – ma finora su svariati argomenti, dai vaccini, al policlinico, dalle strade alla sicurezza) sembra che stia dicendo cose sensate e corrette, facendo desistere chicchessia  a confronti diretti con il sottoscritto su temi e soluzioni per la città”.

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