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Kest’è: I 266 anni del monumento vanvitelliano sono stati «dimenticati» da tutti.

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“La reggia, il Soglio, il real Germe regga/Finchè da se la pietra il Sol rivegga”. E’ quello che fu scritto sulla prima pietra posta per la costruzione della Reggia di Caserta esattamente il 20 gennaio del 1752.

In quella data, per volere del re, venne organizzata una sfarzosa cerimonia che segnò ufficialmente l’inizio alla costruzione del Palazzo Reale. Di quella cerimonia, peraltro, ne rimane testimonianza nell’affresco di Gennaro Maldarelli, conservato nella sala del Trono e negli scritti di Vavitelli.

Domenica mattina quella cerimonia, grazie Vincenzo Mazzarella che ne ha scritto i testi, è stata rievocata dall’Assocazione culturale rievocatori fantasie d’epoca nel  vestibolo superiore della Reggia, ovvero nel centro del Palazzo Reale. Accompagnati dalla sua voce narrante Vincenzo Mazzarella, che è anche responsabile della valorizzazione della Reggia di Caserta, i figuranti hanno riprodotto la scena dell’epoca: con abiti settecenteschi, la corte ha accolto l’ingresso del Re e della Regina in sala. Ad assistere però solo pochi turisti che si sono trovati lì per caso. I 266 anni del monumento vanvitelliano sono stati «dimenticati» da autorità, residenti e turisti.Eppure la partecipazione all’evento è compresa nel biglietto d’ingresso e non è prevista prenotazione.

 

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