La Reggia Di Caserta è Fuori Dalla Top Ten Dei Musei Italiani

La Reggia di Caserta è fuori dalla top ten dei musei italiani secondo i visitatori. Questo emerge dalla Travellers’ Choice 2018,che sono i premi più ambiti conferiti da Tripadvisor , alle  migliori strutture, anche museali. In Italia la prima posizione della classifica è stata aggiudicata dalla Galleria degli Uffizi, che ha scalzato dalla prima posizione…

La Reggia Di Caserta è Fuori Dalla Top Ten Dei Musei Italiani

La Reggia di Caserta è fuori dalla top ten dei musei italiani secondo i visitatori. Questo emerge dalla Travellers’ Choice 2018,che sono i premi più ambiti conferiti da Tripadvisor , alle  migliori strutture, anche museali.

In Italia la prima posizione della classifica è stata aggiudicata dalla Galleria degli Uffizi, che ha scalzato dalla prima posizione il Museo Egizio di Torino (2°), medaglia d’oro nel 2017. Completano il podio i Musei Vaticani. La classifica prosegue con la Galleria dell’Accademia di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo Archeologico di Napoli, il Museo dell’opera del Duomo di Firenze, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia ed viene redatta in base alle opinioni dei turisti.

A livello globale, invece, il podio dei migliori 25 musei è guidato dal Musee d’Orsay di Parigi, seguito dal Memoriale dell’11 Settembre e dal Metropolitan di New York. L’Italia è rappresentata dagli Uffizi (13 posizione) e dal Museo Egizio (18 posizione).

Fatta questa premessa, torniamo alla nostra bellissima Reggia Di Caserta che fu realizzata a partire dal 1752 da Luigi Vanvitelli, e successivamente dal figlio Carlo, per volere di Carlo di Borbone con lo scopo di erigerla quale fulcro del nuovo regno di Napoli.

La costruzione della struttura fu voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone, il quale desiderava una sede di più alto livello per il governo della capitale, Napoli, e al suo reame. L’intento era costruire qualcosa che non solo potesse reggere il confronto con la Reggia di Versailles, ma addirittura superarla in maestosità.

Storica residenza dei Borbone di Napoli, per un breve periodo fu anche abitata dai Murat.

Nel 1997 fu dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme all’acquedotto di Vanvitelli ed al complesso di San Leucio.

La Reggia consta di una superficie di 47.000 m2, cinque piani e quattro cortili interni. Presenta al suo interno un maestoso scalone d’onore, la Cappella Palatina, l’appartamento storico, il teatro di corte e la Quadreria.

Il Parco e la cascata, inoltre, conferiscono al complesso una risoluzione altamente elegante e scenografica.

Nel 2015 è stato, con un totale di quasi 500.000 visitatori, il 14° sito museale statale più visitato d’Italia, un patrimonio che nel tempo, è stata più valorizzato grazie anche alla nuova gestione.

Felicori: possiamo migliorare la qualità

Siamo giustamente fieri della grande crescita del numero dei visitatori della Reggia – commenta il direttore Mauro Felicori attraverso Facebook – ma sappiamo anche che possiamo e dobbiamo migliorare la qualità dell’esperienza che i nostri ospiti vivono

Anche il presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero, si è espresso per quanto riguarda la valorizzazione della Reggia di Caserta , affermando che: ”Un monumento, per poter essere valorizzato, deve essere anzitutto conservato e tutelato. Per questa ragione è urgente investire nella manutenzione della Reggia di Caserta e nel personale, perché è di interesse generale far fruire a tutti il sito culturale senza comprometterne la tutela e la sicurezza”. 

Cgil: servono incrementi di personale

Mentre la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil precisa: “Non inseguiamo polemiche né tantomeno strumentalizzazioni, le nostre denunce si legano principalmente alla tutela del sito e delle lavoratrici e dei lavoratori interessati. A Caserta, ma non solo, l’organico è insufficiente, servono incrementi di personale di vigilanza, amministrativo e tecnico. Così come sul versante della sicurezza vogliamo conoscere a che punto è  l’attuazione del piano di salvaguardia del sito, la dotazione degli impianti di video sorveglianza, la gestione della sua tutela a fronte dell’aumento dei visitatori, con afflussi magari regolamentati”.

Questioni concrete, sottolinea la Funzione Pubblica Cgil, “lontane da strumentali polemiche, che vogliamo siano affrontate con urgenza, a partire dalla convocazione di un tavolo che veda riuniti i sindacati, il Mibact, la Regione e il direttore della Reggia Felicori, perché sia dia impulso alle questioni denunciate e si adottino subito le soluzioni migliori per evitare la prossima annunciata emergenza”, conclude la Fp Cgil.

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